Diritti degli Animali - 18 ottobre 2024, 10:50

Per fermare l’uccisione dei pulcini maschi mancano i provvedimenti

I parlamentari M5S chiedono chiarezza al Governo

I deputati del Movimento 5 Stelle, Alessandro Caramiello, Sergio Costa e Susanna Cherchi, hanno presentato alla Camera un’interrogazione attraverso cui viene chiesto al Governo come intende attuare il divieto previsto dalla legge adottata ad agosto 2022, con particolare riferimento alle questioni legate all’etichettatura, alla ricollocazione dei pulcini, alle tecnologie di ovo sessaggio e all’adattamento degli incubatoi richiesti dalla norma.

Alla richiesta di Animal Equality e delle principali associazioni italiane per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare di implementare i provvedimenti previsti, si aggiungono ora i deputati del M5S, che chiedono ai ministeri della Salute, dell’Agricoltura e del Made in Italy di esporre chiaramente le modalità e le tempistiche con cui intendono intervenire. In particolare, in merito al decreto sull’etichettatura delle uova trattate con tecnologie di in-ovo sexing (in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa); al decreto per promuovere lo sviluppo delle tecnologie per il sessaggio in ovo e al provvedimento per la definizione dei criteri che devono avere le associazioni a cui potranno essere affidati i pulcini nati per errore all’interno dell’industria delle uova.

Come hanno ricordato i firmatari dell’interrogazione: “Nell’ambito delle pratiche diffuse nell’industria per la produzione di uova è, infatti, consuetudine l’abbattimento, mediante triturazione o gassificazione, dei pulcini maschi, poiché improduttivi e quindi giudicati un onere finanziario superfluo da sostenere; tale pratica, diffusa e consolidata, dimostra concretamente l’importanza di promuovere alternative etiche e sostenibili che rispettino il benessere degli animali e promuovano forme di produzione alimentare più responsabili”.

Ogni anno, in Italia, oltre 30 milioni di pulcini maschi vengono gassati o triturati perché considerati come scarti di produzione da parte dell’industria delle uova. La petizione lanciata da Animal Equality nel 2020 ha raccolto le firme di oltre 110 mila cittadini italiani schierati contro la terribile uccisione di questi animali appena nati. Attualmente, l’adozione dei provvedimenti relativi alla legge 4 agosto 2022, n.127, che vieta l’uccisione dei pulcini maschi in Italia entro la fine del 2026, risulta ancora incompleta. La scadenza per l’emanazione dei provvedimenti rimasti in sospeso era fissata per il 7 aprile 2024 e la mancata attuazione della normativa rischia di continuare a favorire l’abbattimento di milioni di pulcini attraverso pratiche dolorose.

“L’interrogazione presentata ribadisce l’importanza di questa battaglia: l’uccisione di decine di milioni di animali considerati come scarti di produzione dall’industria zootecnica non è accettabile e va fermata. A distanza di due anni dalla legge, manca oggi il passaggio fondamentale dell’adozione degli ulteriori provvedimenti necessari per garantire che il divieto diventi realtà e che le aziende possano adeguarsi a questo cambiamento necessario, sempre più diffuso in tutta Europa” dichiara Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa

Cosa succede ai pulcini maschi?

Perché i pulcini maschi vengono uccisi a pochi giorni dalla nascita? Come fermiamo questa crudeltà? A cosa servono le tecnologie in-ovo sexing? Cosa accadrà ai pulcini nel futuro imminente?

Nel 2022, a seguito della campagna di Animal Equality, il Parlamento italiano ha approvato lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova. Entro il 2026 il Governo dovrà risparmiare una morte cruenta a tutti i pulcini maschi in Italia.

Cosa succede ai pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova? 

Ogni anno, in Italia, oltre 30 milioni di pulcini maschi vengono uccisi all’interno dell’industria delle uova, poiché considerati come veri e propri scarti. Per generare profitto, ai produttori di uova servono solo galline femmine, per questo i pulcini maschi vengono selezionati durante il loro primo giorno di vita ed eliminati, triturati vivi o soffocati senza alcuno stordimento. Sono tra i 2,5 e gli 8 miliardi in tutto il mondo, 330 milioni all’interno dell’Unione europea e circa 30 milioni in Italia.

Perché i pulcini maschi vengono uccisi e non allevati per la loro carne?

I pulcini maschi che nascono nell’industria delle uova non vengono allevati per la produzione di carne perché appartengono a una tipologia considerata ‘inadatta’ dalle aziende. Per la produzione di carne vengono utilizzati polli broiler a rapido accrescimento, selezionati affinché raggiungano il peso di macellazione in tempi brevissimi (con conseguenze disastrose sulla loro salute). I pulcini dell’industria delle uova non sono in grado di competere con i polli a rapido accrescimento, perciò vengono considerati alla stregua di scarti.

Cosa succederà da qui al 2026? I pulcini continueranno a essere uccisi?

I pulcini continueranno a essere uccisi finché il divieto non entrerà in vigore entro il 2026, ma le cose, per fortuna, stanno già cambiando. Con la campagna che Animal Equality ha lanciato nel 2020 abbiamo convinto aziende e associazioni di categoria a implementare il primo macchinario per il sessaggio in-ovo addirittura prima che la legge diventasse realtà. Perciò a moltissimi pulcini è già stata evitata una morte cruenta e ingiusta, e il numero di pulcini salvati sta aumentando progressivamente anno dopo anno.

Cos’è l’in-ovo sexing (sessaggio in-ovo)?

Le tecnologie in-ovo sexing permettono di stabilire il sesso dell’embrione all’interno di un uovo fecondato. Conoscendo il sesso del pulcino si evita che i pulcini maschi vengano messi al mondo e quindi si risparmia loro una morte ingiusta e dolorosa.

Con l’approvazione della legge da parte dello Stato italiano le tecnologie in-ovo sexing saranno fondamentali per evitare l’uccisione dei pulcini.

I pulcini soffriranno?

Attraverso l’utilizzo delle tecnologie in-ovo sexing si eviterà del tutto la nascita dei pulcini maschi e le uova verranno eliminate prima della schiusa. La scienza concorda sul fatto che gli embrioni non provano dolore fino al 7° giorno a partire dall’incubazione e ha dimostrato con certezza che a partire dal 15° giorno dall’incubazione, invece, possono provare dolore. Esistono ipotesi diverse riguardo al periodo tra il 7° e il 15° giorno. Una cosa, però, è sicura: non c’è dubbio che i pulcini formati provino dolore quando vengono triturati vivi o soffocati senza alcuno stordimento.

A che punto siamo con la legge?

Entro il 10 settembre il Governo dovrà pubblicare i decreti attuativi, ovvero i provvedimenti che consentiranno alla legge di essere applicata. Purtroppo le bozze dei decreti non ci soddisfano perché molti punti sono sbilanciati a favore dell’industria.

Per questo continuiamo a vigilare sull’operato del Governo e al fine di esortare anche i Parlamentari a schierarsi dalla parte dei pulcini maschi – insieme ad altre organizzazioni – abbiamo indirizzato loro una lettera chiedendo di sollecitare l’azione del Governo

Alla Camera dei Deputati è stata presentata anche un’interpellanza per chiedere al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e a quello della Salute Schillaci di dare risposte chiare sulle azioni che si stanno portando avanti per attuare questa legge e per rispettare i tempi indicati.

Cosa succede adesso?

Continueremo a lavorare senza sosta affinché la legge venga rispettata e le macchine per l’in-ovo sexing vengano implementate, senza indugi e senza compromessi.

Nei prossimi giorni abbiamo in serbo diverse azioni per fare pressione sulle istituzioni: è importante unire quante più voci possibili per far valere i diritti dei pulcini. Se vuoi aiutarci, iscriviti alla nostra incredibile squadra dei Difensori degli animali ed entra in azione insieme a noi: il destino dei pulcini è nelle nostre mani! (https://animalequality.it/blog/cosa-succede-ai-pulcini-maschi)

 

red/Animal Equality