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ATTUALITÀ POLITICA | 16 ottobre 2024, 21:02

La discussione in aula sul Defr 2025-2027

Nella seduta pomeridiana del 16 ottobre 2024 il Consiglio Valle ha affrontato la discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2025-2027

La discussione in aula sul Defr 2025-2027

Sul testo, sono stati depositati in Aula 81 ordini del giorno, di cui 26 dal gruppo Forza Italia, 18 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, 12 dal gruppo Progetto Civico Progressista, 25 dal gruppo Rassemblement Valdôtain. Vi sono inoltre 3 emendamenti della seconda Commissione consiliare.

Il dibattito in Aula

«Ancora una volta constatiamo che il Defr è viziato da criticità croniche a cui non si è voluto o potuto ovviare - ha commentato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. È evidente l'incapacità di programmazione rispetto ad alcuni temi e emergenze con riproposizione di obiettivi che sono sempre gli stessi e che, in alcuni casi, traguardano questa Legislatura e anche metà della prossima. Dal punto di vista economico, le famiglie chiedono soluzioni per fronteggiare i prezzi in progressivo aumento per abitazione, gas, elettricità e altri combustibili a cui il Governo ha risposto nel 2018 con la barbara cancellazione del Bon chauffage e nessun intervento concreto. Sulle società partecipate regionali vi segnalo che, a dispetto della sua classificazione, Arer è del tutto fuori controllo e gestisce il bene pubblico come se fosse un amministratore condominiale e non con la necessaria diligenza del buon padre di famiglia. Gli edifici che sono stati collegati al teleriscaldamento per espressa volontà dell'Agenzia oggi scontano bollette previsionali con prezzi esorbitanti che sono passati dai 4-500 euro mensili ai 1750! Dove sono le soluzioni? Sulla crisi demografica il Fattore famiglia potrebbe incidere positivamente, ma la nostra legge stagna ancora in Commissione. Anche le aziende colpite dall’alluvione hanno diritto a ristori, e non a prestiti, che però non volete dare. Insomma, tante parole ma poca sostanza.»

«Non mi aspettavo un Defr con i fuochi d'artificio, ma una maggiore attenzione alla chiusura definitiva di alcuni progetti, quello sì - ha detto il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Quanto rappresentato oggi appare, infatti, un trascinamento del contingente, più che una programmazione di fine Legislatura volta a concludere i dossier storici o portare a termine impegni recenti. Sul tema degli enti locali, registriamo una certezza: non c'è più la volontà di dar vita ad un testo unico per la riforma del sistema. In materia di trasporti, ci aspettavamo qualche linea di indirizzo in più sulle prossime scadenze degli appalti del trasporto pubblico locale su gomma nel 2027 e della ferrovia nel 2027 così come sul futuro dell'aerostazione. Ben venga l'idea di avviare un'iniziativa legislativa per il recupero degli impianti a fune dismessi e la riqualificazione delle aree interessate, anche se siamo ormai in "zona cesarini". Evidenziamo poi la necessità di riattivare un tavolo permanente di discussione con il Governo centrale sulla montagna, per affrontare la grande problematica della progressiva desertificazione delle aree montane. Infine, sulla nuova Università, al netto dell'acqua piovana, abbiamo perso un'occasione per dotare la città di Aosta di un grande parcheggio di atterramento centrale e di spazi da dedicare all'istruzione in senso lato.»

«Questo Defr riflette l'arroganza di una maggioranza in affanno, impegnata a sfuggire al confronto (anche con le parti sociali che non si sono volute audire in Commissione), che su molte scelte si contraddice e su altre rinvia decisioni strategiche, come il futuro del Casinò, a dopo le elezioni - ha dichiarato la Capogruppo di PCP Erika Guichardaz -. Il Defr è pensato a silos dove all'analisi delle prime sezioni, non troviamo risposte. L'assenza di visione e il poco lavoro svolto fino ad oggi si vedono dagli obiettivi riproposti; dalle leggi bloccate (Pta, Ptp, legge 11/98 sull'urbanistica, legge elettorale, Testo unico degli enti locali); dalle grandi assenze (equiparazione Vigili del fuoco e Forestali, passaggio dal Sistema idrico integrato alla società in house Sev); dalla creazione dell'ente strumentale per i servizi sociali ridotto ad un incarico per uno studio; da un ospedale che lavora a pieno regime solo nei periodi non turistici; dai continui tagli ai servizi socio-assistenziali (Variney, Doues e Roisan, JB Festaz). Il tutto, mentre assistiamo alla presentazione con urgenza di altre leggi. Basti vedere cosa sta avvenendo sul reclutamento dei segretari comunali. Rileviamo il comportamento schizofrenico sulle strategie di adattamento agli effetti climatici e sulle razionalizzazioni dei costi nella cultura (convitto Chabod, Liceo di Courmayeur, Sfom, Conservatorio). Insomma, dopo una Legislatura stentata, il finale è tragico.»

Per il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, «le ricette proposte nel Defr per superare questa fase recessiva - con un calo degli investimenti del 51% dal 2007 al 2021- non sono sufficienti ad affrontare i problemi che vive oggi la Valle. Secondo noi ci vuole una Pubblica amministrazione agile, che limita il suo raggio d'azione nell'economia, che rafforza il tessuto produttivo valdostano, che crea le condizioni per determinare un ecosistema positivo dove le imprese tornino ad investire. Sarebbe importante un piano di sburocratizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, come fatto a livello nazionale, concertato con il mondo imprenditoriale per andare incontro alle loro esigenze. Bisogna cercare di mettere il cittadino nella condizione di partecipare alla spesa pubblica per la quota minore possibile, riducendo il prelievo fiscale, ma non c'è una parola all'interno di questo Defr in questa direzione. Oggi, registriamo l'apertura dei francesi nei confronti della seconda canna per il tunnel del Monte Bianco: noi crediamo sia necessario dare corso a questa iniziativa per migliorare la sicurezza e la sostenibilità ambientale in Valle d'Aosta. Gli ordini del giorno che abbiamo presentato vanno nella direzione di migliorare il Defr e determinare una politica più rispondente alla crescita della Valle d'Aosta e a svilupparne l'occupazione.»

Le Vice-Chef du groupe UV, Albert Chatrian, a souligné que «le Defr est le fruit d’un travail sérieux, concret, qui veut donner cours à la vision politique de laquelle il s’inspire, pour une Vallée d’Aoste où l’on puisse vivre bien, à tous les âges de la vie, à toutes les altitudes, avec les mêmes opportunités et les mêmes garanties. La Vallée d'Aoste compte 11.000 entreprises et 56.800 occupés, le chômage est en baisse et le taux d’occupation est de 71%, presque 10% en plus de la moyenne nationale et nous sommes la première région pour l’occupation des femmes et des jeunes. Moins rassurantes sont les données sur l’évolution de la société valdôtaine, atteinte par un vieillissement constant: ces changements représentent l'un des défis majeurs auxquels il faudra faire face dans les années à venir, avec celui du changement climatique, car ce ne sera pas simple de donner stabilité à un système social qui voit rapidement se renverser le rapport entre les différentes tranches de population. Il faudra se donner des priorités et opérer les bons choix, car notre région a toujours eu à cœur la cohésion sociale et un welfare de qualité, en misant sur l'éducation, qui le pilier fondamental sur lequel repose le progrès.»

«Emerge una carenza di coordinamento del testo e una sciatteria nella sua redazione con refusi che riflettono la poca attenzione posta alla trasparenza e alla comprensibilità per chi dovrebbe leggerlo - ha rilevato la Consigliera di PCP Chiara Minelli -. Tra i 44 obiettivi strategici indicati figurano tematiche importanti alternate a punti di scarsa rilevanza ma non c'è niente di realmente strategico. Mancano previsioni concrete sulla governance: dov'è la riforma della legge elettorale che pure era una priorità del programma di maggioranza nel 2020? Non è indicato come strategico l'obiettivo della Valle d'Aosta "fossil fuel free" al 2040: ancora oggi il 60% dei consumi è coperto con combustibili fossili e il documento non individua tempistiche stringenti. Anche l'autonomia energetica è un tema molto trascurato ma - si sa - questa politica è stata delegata a Cva e la Regione anziché controllarne le scelte le subisce. Sulla gestione del territorio, l'obiettivo "rifiuti zero" è ancora lontano e nel Defr neanche se ne parla. La "cura del ferro" che prevede il trasferimento su rotaia del trasporto di merci e persone, qui prevede solo l'acquisto di alcuni treni elettrici, mentre si programma lo smantellamento della ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier. Il contrasto alla povertà, così come quello all'abbandono scolastico, richiederebbe una strategia integrata e armonizzata, ma così non è.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha evidenziato che «il Defr negli anni non è mai stato adeguato ai suoi precisi scopi e quello di quest'anno ha fatto addirittura un passo indietro: è più discorsivo, è scritto in politichese e non consente di fare nessun raffronto. Questo Defr è l'emblema del fallimento di questa maggioranza, che in questa Legislatura non è riuscita a portare avanti nessuna riforma sostanziale: né sulla legge elettorale, né sulla disciplina degli enti locali, né sui segretari comunali, né sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, che ha sempre più bisogno di attrattività. Questo Defr è un documento di improvvisazione, dove non vediamo alcun progetto concreto.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha evidenziato una serie di carenze importanti: «Di sanità, servizi sociali e assistenziali si parla in modo fumoso quasi a voler celare una mancanza di soluzioni concrete che sfocerà nella creazione dell'ennesimo carrozzone, quando, invece abbiamo centri per disabili già attivi sul territorio che dovrebbero essere solo potenziati. Garantire la sicurezza nel settore della viabilità dovrebbe essere una priorità, soprattutto sulla Statale 26 fra Quart e Aosta, ma così non è, e gli incidenti anche mortali aumentano. Sulla ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica si fa un gran parlare dei cappotti isolanti ma che senso ha se all'interno degli appartamenti i bagni perdono e la muffa dilaga? La legge sull'Erp è ferma da tre anni: ma cosa state aspettando? Davvero ruota tutto intorno allo studio dell'UniVdA? È vero che l'occupazione è in crescita ma abbiamo gli stipendi più bassi d'Italia e il Governo si è ben guardato dall'affrontare il tema. Diamo risposte concrete alle persone senza nasconderci dietro a percentuali e numeri che di positivo non portano niente a chi deve mantenere una famiglia monoreddito di quattro persone con 1.300 euro al mese! Insomma questo documento è l'ennesimo elenco di cose dette che non saranno fatte. Progetti disattesi che deluderanno le attese di chi spera in risposte concrete. È venuto il momento della politica del fare.»

«Questo è il secondo Defr che affrontiamo da quando con senso di responsabilità siamo entrati in maggioranza unicamente per superare una crisi politica che si protraeva da tempo - ha rilevato il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco -. Questo Defr esprime il punto di vista di questa maggioranza, la quale nonostante il fatto che talvolta non brilli al suo interno per spirito di sinergia e dialogo, ha piena consapevolezza delle criticità e delle prospettive della nostra Regione. Siamo soddisfatti nel constatare come il tema della seconda canna per il tunnel del Monte Bianco sia stato finalmente preso in seria considerazione, tema che grazie all’indomita perseveranza di Augusto Rollandin abbiamo portato in Consiglio regionale sin dall’inizio della Legislatura. Altro tema importante è l'attenzione all'ambiente, insostituibile risorsa per la Valle, che va tutelato per la salute delle persone e per lo sviluppo dei diversi settori economici - in primis l'agricoltura, l'allevamento e il turismo. Nel settore dello sport, concordiamo sulla necessità di rivedere la legge n. 3/2004 per semplificare l'iter di concessione dei contributi, di aumentare le competizioni anche di rilievo nazionale e internazionale. Per senso di responsabilità e in piena coerenza con una linea di pensiero che ormai ci contraddistingue, voteremo a favore di questo documento.»

Il Capogruppo di FP-PD Paolo Cretier ha parlato degli «sforzi messi in campo dal Governo che portano a investimenti per un valore di 1100 milioni di euro per il 2024 e per il triennio successivo, sottolineando il continuo sostegno all'economia locale. Le previsioni future indicano una dinamica economica espansiva e la performance dell'occupazione in Valle va oltre il 72% e con una crescita anche di quella femminile. I dati dimostrano che le scelte fatte dal Governo e da questa maggioranza stanno dando dei frutti e il Defr evidenzia la continuità amministrativa e legislativa necessaria per raggiungere il quinto anno di Legislatura. Le politiche non sono sempre a breve termine e gli effetti delle nostre decisioni si vedranno nel triennio a venire. Un aspetto importante dell'azione politica deve inevitabilmente tenere presente l'incastonamento della nostra regione nelle Alpi, con molte attività che si sviluppano in quota. Possiamo intervenire con norme e leggi specifiche per dare le risposte attese, ma non possiamo modificare né l'orografia, né la dislocazione della nostra regione. Una riflessione necessaria per comprendere che con queste condizioni è difficile abbattere costi e mantenere servizi a tariffe minime che sono spesso posti in carico alla Pubblica amministrazione.»

Il Consigliere Christian Ganis (FI) si è soffermato sul turismo e commercio: «Abbiamo delle preoccupazioni sul Piano strategico di sviluppo commerciale e, pur riconoscendo gli sforzi fatti, riteniamo che ci siano dei punti che possono comprometterne la piena attuazione. Il Piano prevede un'ampia gamma di iniziative - marchio ombrello, diversificazione dell'offerta turistica, formazione di nuove figure professionali -, tuttavia la sua riuscita richiede un livello di coordinazione tra enti pubblici e privati, coinvolgendo attivamente gli attori locali. Dobbiamo superare la stagionalità del turismo invernale con adeguati strumenti di marketing e di promozione per non limitare le potenzialità di crescita del settore turistico, confrontandoci anche con l'impatto sempre più evidente dei cambiamenti climatici. Se non riusciamo a diversificare in modo significativo l'offerta turistica, rischiamo di rimanere dipendenti da un modello che potrebbe diventare insostenibile nel lungo termine. Il Piano richiederà investimenti significativi in termini di formazione professionale, di nuove infrastrutture e di promozione internazionale: un onere considerevole per una regione come la nostra, che va affrontato con una visione di maggiore realismo.»

Il Consigliere di RV Claudio Restano ha criticato la decisione del Governo «di non ammettere le parti sociali alle audizioni nelle Commissioni. Un approccio antidemocratico che ci lascia molto perplessi e ci ha obbligati a presentare numerosi ordini del giorno. Questo Defr è un documento sterile che elenca una serie di obiettivi già raggiunti e altri la cui realizzazione è in forse. Più che un atto politico programmatorio sembra una dichiarazione di fine Legislatura e non troviamo nessuna indicazione delle strategie da mettere in campo per dare ai valdostani quelle risposte che aspettano da tempo. Si sarebbe dovuto andare oltre la mera raccolta dei dati economici e affrontare con concretezza i temi importanti. Assistiamo, invece, ad una trattazione superficiale e a volte confusa di certe questioni come ad esempio l'asserita volontà di procedere con la riforma della pubblica amministrazione che per ora prevede 250 assunzioni in un anno senza altre indicazioni concrete. Tra le soluzioni pratiche individuate, ad esempio nell'ambito sanitario, abbiamo l'esternalizzazione dei servizi e/o la loro privatizzazione che non ci fanno sperare per il meglio. Non si sono considerate le nuove figure sanitarie come l'assistente infermiere. Spiccano la decisione di proseguire con il progetto 0/6 nido e scuole infanzia e quella sulle procedure di affidamento a privati della Casa da gioco che partiranno nel 2026 e che non ha visto il coinvolgimento di questa Assemblea.»

com.CV

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