Consiglio Valle - 14 ottobre 2024, 15:13

La maggioranza regionale sotto accusa: mancanza di programmazione e disorganizzazione nelle Commissioni

La recente seduta delle Commissioni regionali avrebbe messo in luce una crisi di programmazione e organizzazione all'interno della maggioranza

Le dichiarazioni congiunte dei gruppi di minoranza — Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste — evidenziano una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio regionale e dei cittadini valdostani. «Per l'ennesima volta, la maggioranza regionale ha dimostrato una totale disorganizzazione al proprio interno», affermano, sottolineando la fretta con cui sono stati convocati i lavori legislativi.

Questo approccio superficiale si riflette nel modo in cui sono stati discussi tre disegni di legge riguardanti enti cooperativi, pro loco e società sportive. I gruppi di minoranza, per protesta, hanno deciso di non partecipare al voto, esprimendo così il loro dissenso verso una gestione che definiscono «schizofrenica». La loro denuncia mette in luce un aspetto cruciale: l’urgenza imposta dalla maggioranza ha impedito di presentare migliorie ai testi legislativi e di richiedere audizioni. «Non abbiamo potuto fugare ogni potenziale dubbio di natura tecnica e amministrativa presente in alcuni articoli», affermano.

Questa situazione non è solo una questione di procedure legislative; si tratta anche di come le decisioni influenzano la vita dei cittadini. «Molti di questi provvedimenti stanziano importanti risorse pubbliche e non possono nascere dalla fretta né dalla superficialità», avvertono i rappresentanti di minoranza, sottolineando il rischio che decisioni affrettate possano portare a ulteriori leggi correttive in futuro. La preoccupazione è chiara: un simile modus operandi potrebbe danneggiare tutti i soggetti coinvolti.

È evidente che la minoranza non accetta passivamente questa deriva, ritenendo che ridurre le Commissioni e il Consiglio a meri organi di ratifica sia inaccettabile. La richiesta è quella di un maggior rispetto per il ruolo delle istituzioni e per i processi democratici.

Infine, il silenzio del Presidente del Consiglio viene definito «sconcertante» dai gruppi di minoranza, che sottolineano come il suo compito sia quello di garantire il buon funzionamento degli organi consiliari. In un momento in cui la fiducia nelle istituzioni è fondamentale, questo silenzio appare ancor più inappropriato. L’auspicio è che si possa ripristinare un dialogo costruttivo e rispettoso, che porti a decisioni ponderate e condivise, nel rispetto della comunità valdostana.

red.