Vite in ascesa - 11 ottobre 2024, 08:00

GORGE DI SAN GERVASIO, VIE FERRATE E PONTI TIBETANI

“Le Gorge di San Gervasio” che si trovano tra Cesana e Claviere quasi al confine tra Piemonte e Francia, dove scorre “La Piccola Dora”

Cartina Gole di Ssn Gervaso e Ponte Tibetano

Ci sono luoghi d’incanto, dove a volte le parole non bastano per dare al lettore l’esatta visione di dove ci si trovi ed esternare la gioia adrenalinica che mi è corsa nelle vene quando ho fatto per la prima volta nella mia vita un ponte tibetano.

“Le Gorge di San Gervasio” che si trovano tra Cesana e Claviere quasi al confine tra Piemonte e Francia, dove scorre “La Piccola Dora”.

Il sentiero non presenta difficoltà, tranne in alcuni punti e cioè nei pressi delle passerelle in legno che possono essere scivolose e non avendo alcun mancorrente c’è il rischio di cadere nelle acque del torrente, quasi tutto l’anno fredde perché, essendo situate all’interno di una spettacolare gola, non ricevono i raggi di sole neppure nei mesi estivi. Vi sono anche tratti con veri e propri passaggi su tavole in legno costruite e poste a livello d’acqua, queste fornite di mancorrente, che ogni anno vengono ripristinate in tarda primavera o inizio estate a causa delle valanghe che piombano nella “forra”.

Esse quindi si possono ammirare percorrendole dal basso con un sentiero che si snoda attraverso questo “canyon” e che in meno di un’ora vi conduce alla fine del percorso, risalendolo all’uscita su gradoni molto alti, ove converge e finisce con il “Ponte Tibetano” che si snoda al di sopra del sentiero ed è considerato il più lungo al mondo con i suoi 478 metri di lunghezza e 30 metri di altezza, ubicato sopra le gole. E ora vi diamo qualche informazione necessaria per percorrere tale “ponte sospeso”. Anzitutto bisogna rivolgersi al botteghino gestito dalle Guide Alpine e validi collaboratori di una gentilezza estrema, sempre pronti a elargire consigli e darci una mano, vero fiore all’occhiello di civiltà che desideriamo ringraziare di cuore per l’accoglienza che ci hanno riservato e che si trovano in Via Torino, 10  a Claviere, raggiungibile da Torino o per la statale o per l’autostrada che esce allo svincolo di Oulx e poi per statale raggiunge Cesana e Claviere. Email: pontetibetano@email.it - Tel. 337- 219600.

Il Ponte sospeso è aperto in tutti i weekend nei mesi di Giugno e Settembre, tutti i giorni nei mesi di Luglio e Agosto, con inizio partenze dei gruppi o singoli dalle 9.30 alle 16,30. In caso di maltempo il ponte rimarrà chiuso. Non è necessario prenotare, ma è consigliato per gruppi superiori alle 10 persone perché per motivi logistici i responsabili non possono far percorrere il giro dei 2 ponti (quello più lungo dell’andata composto da due tronchi e quello del rientro al punto di partenza, ove si noleggiano e si riconsegnano le attrezzature) a più di 100 persone contemporaneamente, per evitare sovraffollamento, e garantire così a tutti la giusta tranquillità per gustarsi al meglio lo splendido ambiente montano in cui i ponti sono situati. Di conseguenza nelle giornate di sabato e domenica è possibile che si debba attendere qualche ora per intraprendere l’emozionante percorso. Come indicato dalle guide Alpine e assistenti che lo gestiscono, avvisano che il Ponte Tibetano non è un parco giochi di libero accesso e di libero utilizzo ma è un percorso acrobatico in altezza tra le pareti rocciose che formano le Gorge di San Gervasio.

Il percorso se non affrontato nel modo corretto e con le idonee attrezzature e materiali previsti e sotto il controllo dello staff addetto, può essere molto pericoloso per la propria e l’altrui incolumità; è costituito da funi metalliche e gradini per il camminamento in metallo grigliato.

Il ponte deve essere percorso con l’ausilio di apposite attrezzature di sicurezza composte da imbrago, casco, longe, forniti prima dell’inizio dell’attività dal personale del “Ponte” o comunque se di proprietà dell’utente, controllati dalle Guide Alpine presenti alla partenza. L’attrezzatura viene indossata nelle aree di briefing con il supporto degli operatori tra i quali è sempre presente una Guida Alpina e deve essere utilizzata nel rispetto delle regole di sicurezza indicate durante la spiegazione iniziale. Il Ponte è aperto sia agli adulti che ai bambini (altezza minima 1.20 cm. età minima 6 anni) e ai ragazzi minorenni sotto sorveglianza e controllo di un maggiorenne.

Un tratto del ponte tibetano

I prezzi variano a seconda del materiale di cui si è sprovvisti e vi rimandiamo pertanto alle varie notizie che si trovano in Internet o al numero telefonico sopra indicato. La lunghezza totale del percorso, del quale vi abbiamo già fornito ampie spiegazioni, è di circa 500 metri con 100 metri di dislivello e si impiegano circa 1,30 – 2,00 ore per percorrerlo. Per finire alcune informazioni schematiche sulle tre vie ferrate esistenti in zona.

Giunti quindi alla fine del lunghissimo ponte vi si pongono due alternative: la prima è quella di percorrere il largo sentiero che rimonta il versante della gola fino al ponte di rientro (50 minuti dalla partenza) oppure percorrere la “ Via Ferrata dei Militari o del Bunker”, che segue il percorso in verticale lungo la parete con passaggi abbastanza ginnici e perpendicolari fino a raggiungere un’antica scala militare, che la si percorre fino ad entrare in un vecchio bunker sino ad uscire dopo 75 metri circa (portarsi a seguito una pila frontale) sino all’uscita dove s‘ imbocca il sentiero che scende sulla sinistra e dopo pochi metri conduce all’ultimo ponte sospeso del percorso della lunghezza di 90 metri che vi riporta al punto di partenza.

In zona pertanto vi sono altre due ferrate: una porta fino in vetta allo Chaberton a 3130 m partendo da 1630 m con un dislivello di 1500 m e di facoltà PD (Poco difficile).

Il percorso, in condizioni normali e favorevoli, può essere realizzato in 7- 9 ore e anche se non ha la difficoltà tecnica di altre ferrate, è un percorso di alta montagna e va preso come tale, anche per la lunghezza e i vari canaloni ripidissimi ds risalire  che uniscono i 4 tratti di vie ferrate non continue che si alternano a enormi sfasciumi.

La seconda via ferrata della zona è quella che risale la Punta Clary della quale si raggiunge l’attacco in 15 minuti percorrendo il sentiero delle gorge di San Gervasio qui accuratamente descritte, partendo da una quota di 1760 m per arrivare sulla cima posta a 2260 m circa.

Difficoltà complessiva “D+” che significa: “Difficile sostenuto” (per i tratti espostissimi e un dislivello non indifferente di circa  500 m con un tempo di percorrenza di 3/4 ore).

Roberta Maffiodo - foto Lodovico Marchisio