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ECONOMIA | 09 ottobre 2024, 20:34

La Valle d'Aosta al top per finanziamenti Superbonus con una media di 400mila euro per abitazione

In Valle d'Aosta, il superbonus ha contribuito non solo a migliorare l'efficienza energetica degli edifici, ma ha anche stimolato il mercato immobiliare

La Valle d'Aosta al top per finanziamenti Superbonus con una media di 400mila euro per abitazione

Il Governo Meloni ha avviato una revisione della tassazione legata al superbonus, e la Valle d'Aosta si trova al centro di questa attenzione. Questo incentivo, introdotto nel luglio 2020, ha avuto un impatto significativo sull'architettura e l'economia regionale, portando a una ristrutturazione massiva di immobili, soprattutto nelle aree montane e nelle villette. Un recente studio della Cgia di Mestre ha rivelato che il 4% degli edifici residenziali italiani ha beneficiato di questo incentivo, ma la Valle d'Aosta spicca con una media di 401.040 euro per immobile, il valore più alto a livello nazionale.

Dal suo avvento, il superbonus ha comportato un onere di circa 123 miliardi per le casse dello Stato, interessando quasi 500.000 immobili in tutta Italia. Questo ha generato un significativo flusso di investimenti nel settore edilizio, con i beneficiari che, nella maggior parte dei casi, sono stati proprietari di immobili con una buona o elevata capacità di reddito. Infatti, le stime indicano che le regioni del Nord e del Centro-Nord, in particolare il Veneto, l'Emilia Romagna e la Lombardia, hanno registrato il maggior numero di richieste, mentre le regioni del Mezzogiorno hanno mostrato un tasso di adesione molto più basso.

In Valle d'Aosta, il superbonus ha contribuito non solo a migliorare l'efficienza energetica degli edifici, ma ha anche stimolato il mercato immobiliare. Tuttavia, con la revisione degli estimi catastali annunciata dal Ministero dell'Economia, molti di questi immobili potrebbero finire sotto la lente d'ingrandimento, con la possibilità di un aumento della tassazione per i proprietari che hanno beneficiato degli incentivi. Questa nuova pressione fiscale potrebbe avere ripercussioni significative sulle famiglie locali, molte delle quali hanno investito ingenti somme nelle ristrutturazioni.

A livello nazionale, l'onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro, ma in Valle d'Aosta questo valore è eccezionalmente alto. Gli interventi di ristrutturazione, spesso realizzati per migliorare l'efficienza energetica e il comfort abitativo, hanno comportato costi che superano i 400.000 euro per immobile. Questo ha alimentato il dibattito sulla giustizia sociale legata all'accesso agli incentivi: sebbene il superbonus fosse stato concepito per migliorare le condizioni abitative in tutto il Paese, i dati suggeriscono che ha favorito principalmente chi già possedeva risorse economiche sufficienti per investire.

In sintesi, mentre la Valle d'Aosta ha beneficiato notevolmente degli effetti positivi del superbonus, la nuova politica fiscale potrebbe complicare ulteriormente la situazione per molte famiglie, creando una disparità tra chi ha potuto investire e chi invece continua a vivere in condizioni di scarsa efficienza energetica e manutenzione. La sfida per il governo sarà ora quella di bilanciare le necessità fiscali con la sostenibilità sociale, garantendo che i cambiamenti in atto non penalizzino ulteriormente le fasce di popolazione più vulnerabili.

red/eco

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