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ECONOMIA | 08 ottobre 2024, 10:01

Confindustria VdA favorevole al raddoppio del traforo del monte bianco

La questione è stata già trasmessa ai ministeri competenti sia italiani che francesi

Confindustria VdA favorevole al raddoppio del traforo del monte bianco

"E' l’unica soluzione per un collegamento sicuro e sostenibile.” Questo è il messaggio forte e chiaro che arriva dalle associazioni imprenditoriali valdostane in merito all’inserimento della seconda canna del Traforo del Monte Bianco nel Piano regionale dei trasporti. La questione è stata già trasmessa ai ministeri competenti sia italiani che francesi.

Turcato afferma: “Un vantaggio duraturo per il tessuto economico della Valle d’Aosta ed italiano.” Le preoccupazioni per le future chiusure del tunnel, che potrebbero estendersi per tre mesi nei prossimi anni, si fanno sempre più pressanti. “Le chiusure del principale collegamento con la Francia determinano una situazione insostenibile per il tessuto economico regionale,” sottolineano i vertici di Adava, Confindustria e altre associazioni.

Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, chiarisce: “Il raddoppio dell’attuale traforo è sempre stata considerata come la soluzione più funzionale per il futuro di questa infrastruttura.” La sicurezza a lungo termine e la continuità di esercizio sono prioritarie. La presenza del presidente nazionale di Confindustria all’assemblea del 15 ottobre a Saint Vincent è un segnale della rilevanza del tema a livello nazionale ed europeo.

Luigi Fosson, presidente di Adava, avverte: “È superfluo ricordare la valenza strategica di questa infrastruttura per il sistema economico italiano e valdostano.” Le chiusure ripetute del tunnel influiscono negativamente sul turismo, già messo a dura prova. “La realizzazione della seconda canna deve avvenire esclusivamente con funzioni di sicurezza, a corsia unica e senza raddoppiare il traffico pesante,” precisa.

Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d'Aosta, aggiunge: “Non può fare altro che portare benefici all’intera comunità economica valdostana.” La necessità di un collegamento internazionale è evidente. Il favore crescente verso il raddoppio si fa sentire tra gli imprenditori.

Turcato conclude: “Partendo al più presto con la seconda canna, non è irrealistico immaginare che tra dieci anni ci siano due gallerie in funzione sotto il Monte Bianco.” Una prospettiva che promette maggiore sicurezza e minori code, con una conseguente riduzione dell’inquinamento. La comunità valdostana guarda con speranza al futuro, con la consapevolezza che il raddoppio del traforo non è solo una necessità, ma un'opportunità.

pi.mi.

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