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Governo Valdostano | 02 ottobre 2024, 21:32

Nuove opportunità di lavoro e crescita con il Piano Triennale 2024-2026

Il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026 è stato approvato con uno stanziamento di 19,2 milioni di euro. Il documento evidenzia un trend positivo nel mercato del lavoro valdostano, con una crescita dell’occupazione, soprattutto tra giovani e donne

Luigi Bertschy

Luigi Bertschy

L'assessore regionale al lavoro, Luigi Bertschy, ha annunciato con ottimismo l'approvazione del Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026, sottolineando un "trend positivo di ripresa" nel mercato del lavoro valdostano. Secondo Bertschy, il livello medio di occupati ha registrato una crescita significativa, includendo anche i giovani e le donne, e superando i livelli pre-pandemia. Questo rappresenta un segnale incoraggiante per una regione che ha dovuto affrontare sfide considerevoli negli ultimi anni.

Il Piano, approvato con 24 voti a favore e 11 astensioni, prevede uno stanziamento di 19,2 milioni di euro. "Questo Piano - ha affermato Bertschy - mette al centro la persona e si fonda sul concetto di mercato del lavoro come sistema di transizioni occupazionali lungo il corso della vita". L'approccio del Piano è in linea con l'Alleanza per il lavoro, puntando a una maggiore occupazione e a un miglioramento della qualità del lavoro attraverso la crescita delle competenze.

È interessante notare come l'assessore sottolinei l'importanza di un modello di sviluppo socioeconomico che valorizzi il capitale umano e promuova la coesione sociale. Questa visione si dimostra necessaria, specialmente in un contesto economico che è in continua evoluzione. Il Piano si propone di migliorare la capacità di risposta ai cambiamenti e di aumentare l'attrattività del territorio, favorendo l'uguaglianza delle opportunità per tutti.

Nel dibattito che ha seguito la presentazione del Piano, Stefano Aggravi (Rv) ha evidenziato la necessità di sostenere il lavoro autonomo e il passaggio intergenerazionale. "In un mondo che cambia in continuazione è importante dare attenzione al lavoro autonomo", ha detto, esprimendo preoccupazione per le difficoltà che alcune realtà produttive stanno affrontando. Questa osservazione solleva interrogativi sulle politiche attuali e sulla loro capacità di supportare in modo efficace le piccole e medie imprese, che sono spesso il cuore pulsante dell'economia locale.

Andrea Manfrin (Lega Vda), pur riconoscendo alcuni aspetti positivi del Piano, ha espresso preoccupazione per il ruolo del Consiglio regionale nel processo. "Stiamo assistendo a uno svilimento della funzione propulsiva del Consiglio", ha commentato, auspicando un futuro più equilibrato nella pianificazione delle politiche del lavoro. Questa critica evidenzia un aspetto fondamentale della democrazia rappresentativa: la necessità di un coinvolgimento attivo e di una collaborazione tra le diverse forze politiche.

Pierluigi Marquis (Forza Italia) ha lodato l'analisi onesta del contesto, ma ha avvertito che è essenziale tradurre le intenzioni in azioni concrete. "Frequentando il territorio non si riscontra una grande soddisfazione per l'impiego ricoperto", ha detto, mettendo in luce un problema di qualità del lavoro che merita attenzione. Le considerazioni di Marquis evidenziano come, nonostante le buone intenzioni, la realtà occupazionale possa rivelarsi ben diversa.

Erika Guichardaz (Pcp) ha condiviso la necessità di vigilare sull'attuazione del Piano, affermando che "questo Piano richiede un'organizzazione che si muova rapidamente e in modo impeccabile". La questione del monitoraggio è cruciale per garantire che le misure e gli investimenti siano realmente efficaci e portino ai risultati attesi.

Infine, Andrea Padovani (Fp-Pd) ha sottolineato come il Piano affronti temi cruciali come la rivoluzione digitale e la crisi climatica, ponendo le basi per un mercato del lavoro più attrattivo. "Questo documento pone le basi per rendere il nostro mercato del lavoro più attrattivo", ha affermato, evidenziando la necessità di politiche di conciliazione vita-lavoro che rispondano alle esigenze contemporanee.

In sintesi, il Piano triennale approvato rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione del lavoro in Valle d'Aosta. Tuttavia, le parole dei rappresentanti politici indicano che il percorso da seguire è ancora lungo e richiederà impegno, collaborazione e una costante attenzione alla qualità del lavoro. La vera sfida sarà quella di tradurre le buone intenzioni in azioni concrete, monitorando e valutando costantemente i risultati.

pi.mi.

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