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Consiglio Valle | 25 settembre 2024, 10:58

Che fine farà l’autonomia comunale?

Stefano Aggravi, capogruppo regionale di Rassemblement Valdôtain, attraverso la sua newsletter, ha espresso una riflessione critica sulla situazione dell’autonomia comunale in Valle d'Aosta

Stefano Aggravi

Stefano Aggravi

Partendo da una domanda provocatoria — “Che fine farà l’autonomia comunale?” — ha sollevato dubbi sull’effettivo rispetto di tale principio fondamentale, specialmente quando questo viene tanto decantato e rivendicato nel dibattito politico.

Nel recente Consiglio Valle, Aggravi e il suo gruppo hanno cercato di riaffermare l’importanza della libertà decisionale dei Comuni, con un'attenzione particolare alla questione della tassa di soggiorno. "I Comuni devono poter essere liberi di scegliere se applicare o no l’imposta", ha affermato. Tuttavia, gli emendamenti proposti al disegno di legge regionale n. 150, che puntavano a introdurre flessibilità nell’applicazione di questa tassa, non sono stati accolti dalla maggioranza. Un segnale, secondo Aggravi, di una mancata condivisione di un principio cardine dell’autonomia dei Comuni. "Ci spiace che non si sia condivisa l’importanza di un principio permesso, paradossalmente, dall’impianto normativo nazionale del federalismo fiscale municipale", ha sottolineato.

Le proposte di Rassemblement Valdôtain non si limitavano alla semplice abolizione o mantenimento della tassa, ma introducevano specifiche esenzioni per determinate categorie, come autisti di autobus e minibus, ospiti che partecipano a eventi istituzionali a carico dei Comuni, malati e accompagnatori per visite mediche, e chi assiste degenti ricoverati in strutture sanitarie locali. Inoltre, era stata avanzata l’idea di limitare l’applicazione dell’imposta a un massimo di sette pernottamenti annuali per coloro che soggiornano per motivi lavorativi.

La preoccupazione espressa da Aggravi riguarda non solo la questione fiscale, ma soprattutto il rischio di un progressivo svuotamento dell’autonomia comunale. La sua newsletter lancia un monito sulla necessità di preservare il potere decisionale dei Comuni, un principio che dovrebbe essere garantito da un’autonomia reale e non solo dichiarata.

pi/red.

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