"Il Circuito del Tempo, 50 ore per mezzo secolo" è stato senza dubbio l’evento più impegnativo del programma per il 50º anniversario della Sottosezione CAI di Saint-Barthélemy. Tenutosi tra giovedì e sabato scorsi, ha visto il coinvolgimento diretto del Direttivo e dei Soci, determinati a garantire il successo dell'iniziativa. Il nome evocativo scelto per questa sfida non è casuale: cinquanta ore di cammino per celebrare i cinquant'anni della Sottosezione, seguendo un anello che ha toccato sentieri noti e percorsi meno battuti, spesso nascosti tra le montagne.
L’itinerario, preparato con attenzione, ha richiesto non solo impegno fisico ma anche un lavoro di manutenzione su alcuni tratti più impervi, rendendo necessario l'intervento del team organizzativo per la ripulitura dei passaggi più delicati. Il supporto tecnico di Grivel è stato fondamentale per garantire che tutto il percorso fosse segnalato correttamente, riducendo al minimo i rischi per i partecipanti. Piermauro Reboulaz, reggente della Sottosezione CAI di Saint-Barthélemy, ha sottolineato con orgoglio l’impegno collettivo: «Grazie alla collaborazione di tutti, siamo riusciti a rendere accessibile anche ciò che normalmente rimane nascosto agli occhi della maggior parte degli escursionisti».
L'evento ha raccolto l’adesione di oltre trenta partecipanti, i quali hanno affrontato il percorso seguendo il proprio ritmo e le proprie capacità. Alcuni hanno deciso di seguire solo alcune tappe, mentre tre escursionisti particolarmente determinati hanno completato l'intero anello in un’unica soluzione, percorrendo ben 55 chilometri con un dislivello in salita superiore ai 3.800 metri. «Il transito in notturna da Lignan, il Santuario di Cunéy e il bivacco Luca Reboulaz al Luseney è stato uno dei momenti più suggestivi dell’intero evento», ha raccontato Reboulaz, evidenziando l'intensità di vivere la montagna illuminata solo dalla luce delle stelle.
L’arrivo finale, alle 16:50 di sabato presso il Municipio di Nus, ha segnato il termine di questa impresa collettiva. Gli ultimi camminatori si sono riuniti con coloro che avevano partecipato alle tappe precedenti, accolti dal Sindaco Camillo Rosset e dagli assessori Edda Carlon e Aldo Roux. L'amministrazione comunale, che ha patrocinato l'iniziativa, ha garantito anche un servizio navetta per facilitare gli spostamenti tra i vari punti di snodo del percorso, un aiuto essenziale per chi voleva godersi l'esperienza senza preoccuparsi della logistica.
Il Circuito del Tempo non si è concluso solo con il cammino. È infatti prevista una serata pubblica in cui verranno presentati i dati completi della manifestazione, offrendo un’opportunità di condivisione per tutti i partecipanti. «Sarà un’occasione per rivivere le emozioni, dalle piccole alle grandi esperienze, che la montagna ci regala», ha anticipato Reboulaz. Saranno momenti in cui, oltre ai numeri, si celebreranno anche i racconti di chi ha attraversato quei sentieri, contribuendo a creare un legame ancora più forte con una montagna che, anche lontana dalle ribalte, continua a vivere intensamente nel cuore di chi la percorre.