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Consiglio Valle | 19 settembre 2024, 08:00

Vaccino Covid-19 e prevenzione: dubbi in Consiglio regionale sulle dichiarazioni Aifa

Durante la seduta consiliare del 18 settembre 2024, le informazioni fornite dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sul vaccino Covid-19 sono state oggetto di un’interrogazione presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain

Vaccino Covid-19 e prevenzione: dubbi in Consiglio regionale sulle dichiarazioni Aifa

Il Consigliere Diego Lucianaz ha aperto il dibattito riportando le dichiarazioni di Aifa in merito ai vaccini anti-Covid: «Aifa ha risposto che "nessun vaccino presenta l'indicazione di prevenzione della trasmissione dell'infezione dell'agente Sars Cov-2"», ha spiegato Lucianaz. Questo chiarimento, ha proseguito, sembra mettere in discussione uno dei principi fondanti dell’obbligo vaccinale: la protezione collettiva attraverso la vaccinazione, la famosa idea di "vaccinarsi per tutelare sé stessi e gli altri". A detta del Consigliere, queste "nuove" informazioni andrebbero comunicate chiaramente ai cittadini nell’ambito dell’attuale campagna di prevenzione. La sua richiesta, quindi, è diretta al Governo regionale per sapere se sia a conoscenza di queste dichiarazioni e se ci siano cambiamenti nella strategia di comunicazione riguardo ai vaccini.

Il tema tocca un nervo scoperto, poiché la questione dell’efficacia dei vaccini nel prevenire la trasmissione del virus ha alimentato divisioni non solo tra cittadini, ma anche nel mondo della scienza e dell’informazione. Su questo punto, l’Assessore alla sanità Carlo Marzi ha confermato la conoscenza del documento di Aifa, ma ha voluto precisare che «gli operatori sanitari sono consapevoli delle caratteristiche epidemiologiche della malattia e del ruolo del vaccino nel limitare le forme gravi di malattia». Marzi ha ricordato anche le numerose sentenze sull’obbligo vaccinale, sottolineando che queste decisioni hanno legittimato le misure adottate. Si è trattato quindi, a detta dell’Assessore, di un bilancio complessivo, dove il vaccino, pur non prevenendo la trasmissione, ha giocato un ruolo cruciale nel ridurre gli esiti più gravi della malattia.

Lucianaz (nella foto), tuttavia, ha trovato «sbrigativa» la risposta dell'Assessore, sostenendo che il punto cruciale fosse stato evitato: «Aifa ha testualmente e pubblicamente affermato che tutti i vaccini anti-Covid propinati non avevano alcun effetto di prevenzione dell'infezione». Il Consigliere ha puntato il dito anche contro l’Ordine dei medici, accusandolo di aver ignorato le indicazioni presenti nelle schede tecniche dei vaccini, contribuendo così, a suo dire, a una gestione poco trasparente della campagna vaccinale. Il riferimento a uno spreco massiccio di dosi inutilizzate e di costi economici elevati, secondo Lucianaz, rappresenta l’altra faccia di una campagna che, con il senno di poi, avrebbe richiesto maggiore prudenza e chiarezza.

Oltre a ciò, Lucianaz ha ampliato il campo dell'interrogazione chiedendo aggiornamenti sul contrasto alla paventata epidemia di Mpox (vaiolo delle scimmie) e sulla nuova epidemia di influenza A/H1N1, meglio nota come influenza suina. Su questo, Marzi ha rassicurato che «nella nostra Regione è attivo il sistema di sorveglianza per la segnalazione di eventuali casi di Mpox e che sono disponibili dosi di vaccino in quantità adeguata». Per quanto riguarda l’influenza H1N1, l’Assessore ha confermato che i vaccini antinfluenzali, in arrivo il prossimo autunno, saranno efficaci anche contro questa malattia. Ha inoltre specificato che i piani strategici pandemici, sia a livello nazionale che regionale, sono stati prorogati in attesa di un nuovo piano pandemico, a dimostrazione che la Regione rimane preparata a gestire eventuali emergenze future.

Nonostante le rassicurazioni fornite dall’Assessore, il Consigliere Lucianaz ha ribadito la necessità di fare un esame critico delle decisioni prese nel passato. In particolare, ha invocato delle scuse da parte dell’Ordine dei medici e dei sindacati della sanità per il ruolo giocato nel sostenere l’obbligo vaccinale, che a suo avviso ha messo sotto pressione non solo i lavoratori del settore sanitario, ma anche tutte quelle persone che si sono trovate in difficoltà a causa del green pass. Lucianaz ha concluso con un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con cui ha avuto modo di discutere durante una visita in Valle d’Aosta: «C'è sempre tempo per chiedere scusa». Una dichiarazione che lascia trasparire l'amarezza per una gestione percepita come poco trasparente e scarsamente giustificata alla luce delle informazioni oggi disponibili.

red.pi.

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