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Le Messager Campagnard | 18 settembre 2024, 14:13

Confronto sul Futuro del vino valdostano tra sfide e opportunità per il settore vitivinicolo

La vendemmia 2024 che, per la prima volta dopo diversi anni, si annuncia negativa a causa delle tante piogge di inizio stagione

Confronto sul Futuro del vino valdostano tra sfide e opportunità per il settore vitivinicolo

A fronte delle criticità previste per la vendemmia 2024, che si prospetta negativa a causa delle abbondanti piogge registrate all'inizio della stagione, è stato deciso di coinvolgere gli attori del mondo vitivinicolo valdostano per un confronto tecnico-politico. Questo incontro ha l'obiettivo di analizzare in maniera approfondita le problematiche e le opportunità del settore, in un momento in cui i cambiamenti climatici impongono riflessioni serie e concrete.

La necessità di un'analisi obiettiva e basata sui fatti è emersa con forza, poiché il comparto vitivinicolo risente in modo sempre più significativo degli effetti del clima che cambia. Questo approccio è ritenuto fondamentale per poter pianificare azioni future in modo consapevole e lungimirante, cercando di mitigare le conseguenze negative e di cogliere eventuali opportunità che potrebbero emergere.

In questo contesto, è stato ricordato il decreto del 12 dicembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio 2024, che ha portato a un importante risultato per la Valle d'Aosta: l'innalzamento della superficie minima di assegnazione garantita alla regione, passata da 10 a 30 ettari. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a un efficace confronto e alla collaborazione con le altre regioni italiane, confermando l'importanza di continuare a promuovere gli interessi del settore vitivinicolo valdostano a livello nazionale.

Si sottolinea, inoltre, l’importanza di un dialogo costante con i produttori e i loro rappresentanti, così come con gli uffici competenti, per affrontare le problematiche emergenti e fornire indicazioni per lo sviluppo futuro del settore. Questo processo richiede un lavoro congiunto che non si limiti alla sola analisi delle criticità, ma che guardi anche alle potenziali soluzioni e strategie da adottare nei prossimi anni.

Per concretizzare queste intenzioni, martedì 17 settembre è stata inviata una lettera al Consorzio Vini della Valle d’Aosta, all'Istituto Agricolo Regionale (IAR) e al CERVIM, richiedendo loro di individuare tecnici ed esperti del settore. Questi professionisti si confronteranno a breve termine per analizzare gli aspetti prospettici del settore vitivinicolo, mettendo in luce sia i punti di forza sia le aree critiche che necessitano di interventi mirati.

red/eco

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