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ECONOMIA | 18 settembre 2024, 16:59

Approvate le modifiche alla disciplina dell'imposta di soggiorno

Con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), l'Assemblea regionale ha approvato nella seduta mattutina del 18 settembre 2024 il disegno di legge che modifica la disciplina dell'imposta di soggiorno in Valle d'Aosta.

Approvate le modifiche alla disciplina dell'imposta di soggiorno

Con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), l'Assemblea regionale ha approvato nella seduta mattutina del 18 settembre 2024 il disegno di legge che modifica la disciplina dell'imposta di soggiorno in Valle d'Aosta.

Sul testo è stato recepito un emendamento delle Commissioni seconda e quarta, mentre sono stati respinti i quattro emendamenti depositati dai gruppi Rassemblement Valdôtain e Misto.

Contestualmente, il Consiglio ha respinto, con 19 astensioni e 16 voti a favore, un ordine del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista che impegnava a cercare delle soluzioni per semplificare e agevolare gli adempimenti relativi all'imposta di soggiorno da parte dei locatori degli alloggi ad uso turistico, prevedendo una funzionalità aggiuntiva all'interno della piattaforma online "locazioni turistiche", predisposta da Inva o comunque aggiornando le funzionalità esistenti.

Relazione d'Aula

Presentato dalla Giunta regionale il 25 giugno, il provvedimento è costituito da cinque articoli che modificano la legge n. 10 del 2023 al fine di chiarire dei passaggi procedurali e risolvere alcuni dubbi interpretativi. A relazionare in Aula è stato il Consigliere Roberto Rosaire (UV), anche a nome del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD).

«A distanza di un anno, anche a seguito dell'impegno che si era assunto l'Assessore Grosjacques - ha specificato il Consigliere Rosaire -, questo disegno di legge va nella direzione di adattare la norma alle esigenze degli enti locali e dei portatori di interesse che si sono concretizzate dopo questo primo periodo di applicazione. Le modifiche proposte derivano da un percorso di confronto nelle Commissioni seconda e quarta con gli stessi interlocutori auditi durante la prima stesura della legge e che andranno pertanto a migliorarne l'applicazione rendendola più chiara ed efficace per tutti gli attori coinvolti.»

«In particolare - ha proseguito Rosaire -, la nuova disposizione prevede che i Comuni dovranno adottare la deliberazione che stabilisce la misura dell'imposta di soggiorno entro il 31 dicembre dello stesso anno. In caso di mancata adozione, la misura dell'imposta corrisponde a quella minima approvata dalla Giunta regionale. Riguardo alle esenzioni, viene chiarita l'esenzione per gli autisti di gruppi organizzati (se questi beneficiano di soggiorni gratuiti), così come per gli studenti universitari, nonché ai loro autisti e accompagnatori. Una modifica che mira a favorire la partecipazione degli studenti universitari a eventi o soggiorni nella nostra regione. Vengono poi rafforzati il controllo e la trasparenza nella gestione del tributo a livello locale.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha illustrato una serie di emendamenti proposti con il gruppo Misto: «Se l'imposta è di rango comunale secondo noi sarebbe corretto che i comuni che non vogliono applicarla possano farlo. Qui invece si sta gestendo la questione in maniera centrale e dirigistica da parte della Regione, prevedendone l'applicazione obbligatoria nella misura minima dei 50 centesimi. Ecco perché abbiamo presentato degli emendamenti per attuare il principio dell'autonomia comunale, indicando la possibilità di non applicare l'imposta. Intendiamo poi riconoscere ulteriori tipologie particolari di esenzioni: gli autisti di autobus e minibus; gli ospiti il cui pernottamento, legato ad eventi istituzionali, sia a carico del comune interessato; i malati - ed un eventuale accompagnatore - che devono effettuare terapie e visite mediche e chi assiste i degenti ricoverati presso strutture pubbliche e private site sul territorio comunale. Prevediamo inoltre la limitazione dell'applicazione dell'imposta laddove ci sono delle esigenze lavorative per periodi prolungati.» Il Consigliere ha quindi annunciato il voto di astensione del gruppo, «perché questo testo, senza i nostri emendamenti, non ci rappresenta.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha evidenziato che «anche in sede di audizione sono emersi il ruolo e la competenza degli enti locali a decidere di non applicare la norma sull'imposta di soggiorno in alcuni periodi dell'anno. Questo per agevolare gli host, ma anche perché si produrrebbero effetti virtuosi sull'efficienza degli uffici comunali che sarebbero sollevati dall'espletamento delle procedure burocratiche del controllo, con conseguente snellimento delle loro tante attività. Sempre in audizione è emersa da parte di chi affitta senza essere un professionista in questo settore la richiesta di trovare strumenti per agevolare tutti gli adempimenti connessi all'imposta di soggiorno (calcolo, dichiarazione Istat, produzione F24, ecc), ampliando anche le funzionalità della piattaforma informatica regionale e intervenendo sulle disparità che si stanno palesando tra locatori appartenenti a Comuni diversi. Questa richiesta di semplificazione era già stata presentata dal nostro gruppo nel mese di maggio e ancora oggi si dice che si sta lavorando, ma non vediamo nessun risultato.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, ha ritenuto «questo tributo particolarmente importante per la nostra regione a forte vocazione turistica, in ragione del fatto che il suo gettito è destinato a finanziare la promozione turistica, gli investimenti di valorizzazione per migliorare l'offerta turistico-culturale, i progetti di sviluppo degli itinerari turistici, gli interventi di fruizione dei beni culturali. Un'imposta in favore del nostro territorio quindi, che gioca un ruolo cruciale anche nello sviluppo di un modello di turismo sostenibile. Un'imposta che consente ai comuni di ricavare risorse destinate a gestire l'impatto sui contesti e a preservare il nostro patrimonio storico, artistico e naturale senza andare a pesare sulla tassazione dei cittadini residenti. Le modifiche proposte oggi ci appaiono indispensabili a migliorare un testo, che per noi è già una buona legge e che oggi si migliora ulteriormente.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha specificato che «il testo presentato in Aula oggi apporta alcune modifiche di manutenzione che vanno a colmare delle lacune emerse in sede di prima applicazione. La legge 10/2023 è stata il frutto di un grande lavoro e di una gestazione durata quasi due anni e ha come principio cardine l'applicazione in maniera uniforme su tutto il territorio regionale, di un'unica imposta di soggiorno, così come anche richiesto dal Cpel, per sottolineare che la Valle d'Aosta è un prodotto turistico unico, seppur declinato in forme e con attrattori diversi a seconda dei territori. Stiamo lavorando con Inva e con il Cpel sia sulla piattaforma che sulla modulistica da utilizzare come richiesto dai portatori di interesse al fine di semplificare le procedure. Il tutto potrebbe poi essere modificato ulteriormente in seguito alla riforma nazionale sull'imposta di soggiorno che è in fase di elaborazione e che prevede, ad esempio, una modifica rilevante del sistema di calcolo: non più con un'applicazione dell'importo da pagare per persona ma per numero di stanze occupate. La materia è in continua evoluzione e analizzeremo le eventuali criticità che potranno sorgere e che porteremo all'attenzione delle Commissioni consiliari competenti, tenendo comunque presente che non abbiamo l'obbligo dell'applicazione tout court di questa norma, grazie alla clausola di salvaguardia prevista per le Regioni autonome che possono attuare le modifiche previste dal testo nazionale sulla base dei loro regolamenti e Statuti.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha annunciato il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, motivato dal fatto che «il Governo non ha voluto recepire le richieste presentate dall'opposizione che andavano nell'ottica di risolvere delle criticità reali e manifestate, in primis, dai portatori di interesse che sono emerse in Commissione.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha comunicato l'astensione sul disegno di legge: «Oggi si cerca di mettere mano ad alcune problematiche emerse in prima applicazione, ma nei fatti non vi è la volontà di sostenere né l'ordine del giorno né gli emendamenti delle opposizioni. Invitiamo il Governo a riconsiderare queste proposte che mettono in evidenza che in tutta questa partita costa di più la corda del sacco.»

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