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CRONACA | 17 settembre 2024, 12:01

Torna la paura delle siringhe infette

Il terrore delle siringhe infette è tornato a scuotere le città italiane, e Pisa è diventata il nuovo teatro di un episodio che ha lasciato la popolazione in preda all'ansia

Torna la paura delle siringhe infette

Sabato 14 settembre, una giovane ragazza è stata aggredita in pieno giorno sul Lungarno, in un attacco inquietante che ha riacceso il timore del needle spiking, una pratica criminale che prevede di pungere con un ago le vittime, spesso per infettarle con sostanze pericolose o, semplicemente, per spaventarle a morte.

L’aggressore si è avvicinato silenziosamente alla ragazza e, senza alcun preavviso, l’ha punta sul gluteo con una siringa. "Ti ho fatto una puntura," ha sussurrato prima di fuggire rapidamente, lasciando la vittima sotto shock. La giovane, impaurita e confusa, ha contattato immediatamente le forze dell’ordine e si è recata d’urgenza in ospedale per ricevere le prime cure e i test necessari contro possibili infezioni, tra cui HIV ed epatite.

L'episodio ha scatenato il panico tra la cittadinanza, in particolare tra le donne, diffondendosi rapidamente attraverso chat di gruppo e social network. I messaggi di allerta si sono moltiplicati, avvertendo i cittadini di stare estremamente attenti in luoghi pubblici e affollati. Il rischio percepito non è solo quello fisico, ma anche l'enorme impatto psicologico che lascia le vittime in uno stato di ansia permanente, temendo possibili conseguenze sanitarie che potrebbero manifestarsi solo dopo settimane o mesi.

Le autorità locali hanno subito attivato un'indagine per identificare il colpevole. La vittima ha descritto l'aggressore come un uomo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, basso, con una leggera calvizie e indosso una t-shirt bianca. La polizia sta attentamente visionando le riprese delle telecamere di sorveglianza installate lungo il Lungarno, nella speranza di trovare prove che portino all’arresto del responsabile.

Mentre le indagini proseguono, l'atmosfera di allarme rimane alta. Gli esperti invitano la popolazione a rimanere vigile e a segnalare tempestivamente qualsiasi situazione sospetta. La paura delle siringhe infette non è solo un problema di sicurezza fisica ma una minaccia che mina profondamente la tranquillità pubblica, e solo una stretta collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine potrà fermare questa nuova ondata di terrore.

red

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