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CRONACA | 12 settembre 2024, 13:17

Salvati i due alpinisti taiwanesi in difficoltà sul dente del Gigante

L’allarme era stato lanciato la scorsa sera alle 21:30 tramite un dispositivo satellitare, attivando immediatamente i soccorsi, coordinati dal PGHM frances

Foto SAV

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Nella mattinata di oggi, si è conclusa un'operazione di soccorso particolarmente delicata sul massiccio del Monte Bianco, dove una squadra di soccorritori è intervenuta per portare in salvo due alpinisti taiwanesi in difficoltà sulla "Gengiva" del Dente del Gigante, una prominenza sul versante francese della montagna.

L’allarme era stato lanciato la scorsa sera alle 21:30 tramite un dispositivo satellitare, attivando immediatamente i soccorsi, coordinati dal PGHM francese.Le condizioni meteorologiche avverse, con forti venti in quota, hanno impedito l’utilizzo degli elicotteri per il recupero, costringendo le squadre di soccorso ad agire via terra. Un team del Soccorso Alpino Valdostano, insieme ai soccorritori del Sagf, si è mosso rapidamente partendo dal rifugio Torino, tentando di raggiungere gli alpinisti bloccati in una delle zone più impervie della catena montuosa.

La situazione era già critica a causa del maltempo e dell’ambiente particolarmente ostile, ma la squadra è riuscita a raggiungere i due alpinisti, trovandoli in condizioni di ipotermia.

Gli alpinisti sono stati portati in una zona a quota più bassa e sotto vento, dove è stato possibile procedere al loro recupero tramite elicottero. I tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, insieme a un medico a bordo, li hanno trasportati al Pronto Soccorso per le cure necessarie.

Le condizioni meteorologiche, tuttavia, non hanno permesso il recupero in sicurezza della squadra di soccorso, che al momento è costretta a rientrare via terra, in attesa di un eventuale miglioramento del vento. Questo intervento arriva poco dopo un’altra tragica operazione sul Monte Bianco, che ha visto il ritrovamento dei corpi di quattro alpinisti scomparsi da sabato scorso, due italiani e due cinesi, le cui ricerche erano state rese estremamente difficili dalle condizioni meteorologiche avverse.

Le due operazioni, pur indipendenti tra loro, evidenziano ancora una volta la pericolosità della montagna, anche per alpinisti esperti, e la costante necessità di interventi tempestivi e ben coordinati da parte del sistema di soccorso alpino.

red/cus

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