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CULTURA | 05 settembre 2024, 13:33

La speranza come filo conduttore

Lettera pastorale del Vescovo

Nella foto di repertorio Mons. Lovignana e Fabrizio Favre in occasione di una conferenza stampa

Nella foto di repertorio Mons. Lovignana e Fabrizio Favre in occasione di una conferenza stampa

La Lettera pastorale "La speranza come filo conduttore", redatta da Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, e pubblicata oggi sul Corriere della Valle, settimanale della Diocesi diretto da Fabrizio Favre, rappresenta una riflessione profonda sull'anno pastorale 2024-2025 per la Chiesa valdostana.

Il Vescovo individua tre grandi movimenti che caratterizzeranno la vita della Diocesi in questo periodo: il percorso di crescita delle Unità parrocchiali, la fase conclusiva del Cammino sinodale italiano e il Giubileo del 2025, indetto da Papa Francesco. Questi cammini ecclesiali, uniti dal tema della speranza, sono visti come un'opportunità per vivere una nuova Pentecoste, consapevoli che la vita della Chiesa è sempre in continua evoluzione.

Nel contesto delle Unità parrocchiali, Monsignor Lovignana sottolinea l'importanza di vederle come luoghi spirituali dove lo Spirito Santo opera attraverso azioni ordinarie, come l’ascolto del Vangelo, la preghiera, la fraternità e la missione. Il Vescovo esorta la comunità a non rimanere ancorata al passato o a cercare di ripristinare condizioni ideali del passato, ma a guardare con fiducia verso il futuro, sostenuti dalla forza dello Spirito Santo. Le Unità parrocchiali devono essere luoghi di autentica vita cristiana, dove la fede viene vissuta e testimoniata con gioia e convinzione.

Monsignor Lovignana richiama l’attenzione sulla necessità di un impegno concreto e costante, sia all'interno della comunità (attraverso la costruzione di una fede consapevole e una fraternità ecclesiale), sia all'esterno, portando la presenza cristiana nei contesti di vita quotidiana e testimoniando la carità anche in ambito politico e culturale. A tal fine, invita sacerdoti, diaconi, consacrati e laici impegnati nelle varie aggregazioni ecclesiali a essere parte attiva e trainante di questo movimento, collaborando nella realizzazione di proposte formative attraverso laboratori pastorali.

In merito alla fase finale del Cammino sinodale italiano, il Vescovo evidenzia come nei prossimi mesi si entrerà nella fase profetica, quella delle decisioni. In ottobre, infatti, verrà diffuso il testo dei Lineamenti, una sintesi organizzata delle tematiche emerse durante il periodo di ascolto, che sarà sottoposto alla prima Assemblea sinodale nel novembre 2024. Monsignor Lovignana sottolinea l'importanza di coinvolgere quante più persone possibile in questo processo di discernimento, chiedendo a tutte le Unità parrocchiali di dedicare tempo alla riflessione su questo documento e di preparare delle sintesi da condividere nell'Assemblea diocesana prevista per febbraio 2025. Queste riflessioni saranno poi portate all’Assemblea nazionale, con l’obiettivo di elaborare proposte concrete da presentare ai Vescovi riuniti nel maggio 2025.

Il Giubileo del 2025, indetto da Papa Francesco, rappresenta un'altra tappa fondamentale per la Diocesi di Aosta. Il Santo Padre ha annunciato che il Giubileo sarà aperto ufficialmente nella notte di Natale con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, e chiede che in tutte le Cattedrali del mondo si celebri l'inizio dell'Anno giubilare. Aosta non farà eccezione: il Vescovo invita tutti i fedeli a partecipare alla celebrazione che si terrà il 29 dicembre 2024, con una processione dalla Collegiata di Sant'Orso fino alla Cattedrale. Il Crocifisso che accompagnerà questa processione, simbolo storico della comunità diocesana valdostana, resterà esposto accanto all’altare per tutto l’anno, come segno giubilare per la Diocesi.

Monsignor Lovignana annuncia inoltre che, all'inizio dell’Avvento, indirizzerà una nuova Lettera pastorale in cui illustrerà dettagliatamente il programma giubilare, con particolare attenzione al sacramento della Riconciliazione, ai segni di speranza e ai percorsi di perdono. La Lettera sarà anche un'occasione per richiamare il monito di Papa Francesco sull'importanza di costruire un'alleanza sociale per la speranza, inclusiva e rivolta al futuro, un futuro che sia segnato dalla presenza di nuove generazioni, rappresentate simbolicamente dal sorriso di tanti bambini e bambine che riempiano le culle oggi vuote.

In conclusione, il Vescovo di Aosta invita tutti i fedeli a farsi "pellegrini di speranza", seguendo lo Spirito di Gesù per essere luce di vita nella comunità, nella Valle e nel mondo intero, consapevoli che la speranza non delude perché è radicata nell'amore di Dio. Questa Lettera pastorale, pubblicata sul Corriere della Valle, vuole essere una guida per la Chiesa valdostana in questo cammino di fede, speranza e rinnovamento.

pi.mi.

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