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ECONOMIA | 31 agosto 2024, 14:16

Dipendenti pubblici valdostani più giorni di malattia, ma guariscono in fretta. Forse per l'aria di montagna?

i dipendenti pubblici valdostani, come quelli del resto d'Italia, si ammalano spesso, ma sanno come rimettersi in sesto velocemente

Dipendenti pubblici valdostani più giorni di malattia, ma guariscono in fretta. Forse per l'aria di montagna?

I dati sulle assenze per malattia nel pubblico impiego rispetto al settore privato sono chiari: i dipendenti statali si ammalano più spesso, ma guariscono più velocemente. Un fenomeno che, sebbene sia confermato da anni di statistiche, solleva qualche interrogativo. Ma guardiamo più da vicino la situazione nella nostra Valle d'Aosta, una regione che spicca per un numero medio di giornate di malattia più elevato rispetto ad altre aree d'Italia.

Secondo i dati del 2023, i lavoratori della Valle d'Aosta sono stati assenti per malattia in media 9,7 giorni, un dato superiore alla media nazionale di 8,5 giorni. Questo potrebbe far pensare che l'aria delle nostre montagne, nonostante il suo aspetto rigenerante, non sia sufficiente a mantenere i valdostani in perfetta salute. Oppure, potrebbe essere che gli inverni rigidi e le temperature spesso sotto zero non aiutino certo a evitare i classici malanni stagionali.

Ciò che colpisce è che, nonostante il numero elevato di assenze, i dipendenti pubblici della Valle d'Aosta, così come i loro colleghi nel resto del paese, tendono a guarire più rapidamente rispetto ai lavoratori privati. Sarà l'efficienza del sistema sanitario o forse una maggiore disponibilità di giorni di malattia, ma la differenza è netta.

Se a livello nazionale i dipendenti pubblici si sono ammalati più dei privati in questo 2024, la Valle d’Aosta non fa eccezione. Tuttavia, non si può non notare che, mentre i numeri delle assenze nel settore pubblico crescono, i licenziamenti per assenteismo rimangono un’eccezione. A livello nazionale, solo lo 0,01% dei dipendenti pubblici viene licenziato per assenze ingiustificate, un dato che probabilmente si riflette anche nella nostra regione. Questo potrebbe suggerire che, nonostante qualche malumore, la maggior parte dei lavoratori malati ha realmente bisogno di tempo per riprendersi. O forse, c'è un po' di "furbizia" che si mescola a una sincera influenza stagionale.

In un contesto più ampio, la Valle d’Aosta si distingue comunque per la sua particolarità geografica e demografica. Il fatto che i lavoratori qui tendano ad ammalarsi di più rispetto a regioni come il Veneto o l'Emilia Romagna potrebbe avere a che fare con una popolazione più ridotta e concentrata, dove le infezioni si diffondono più facilmente. Ma, d'altro canto, potremmo anche ipotizzare che la rigida etica del lavoro che caratterizza alcune regioni del nord Italia sia meno marcata qui da noi, dove si preferisce prendersi cura della propria salute (o prendersi qualche giorno in più di riposo) piuttosto che rischiare di peggiorare una situazione già complicata.

Insomma, i dati confermano una realtà che molti sospettavano già da tempo: i dipendenti pubblici valdostani, come quelli del resto d'Italia, si ammalano spesso, ma sanno come rimettersi in sesto velocemente. Forse il segreto sta tutto nell’equilibrio tra lavoro e vita personale, che nelle nostre valli sembra essere ancora una priorità. E chissà, magari anche il nostro caratteristico "savoir-vivre" ha il suo peso nel mantenere alta la salute dei lavoratori, sebbene non sempre sul posto di lavoro!

pi.elca

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