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CRONACA | 20 agosto 2024, 08:00

80° Anniversario del Bombardamento di Pont-Saint-Martin un'occasione per riflettere

A Pont-Saint-Martin, è tutto pronto per celebrare il 22 e 23 agosto 2024l'80° anniversario del bombardamento che ha devastato il suo tranquillo borgo il 23 agosto 1944

80° Anniversario del Bombardamento di Pont-Saint-Martin un'occasione per riflettere

In una giornata segnata da eventi commemorativi e riflessioni storiche, la cittadinanza si riunirà per onorare la memoria delle vittime e riflettere sulle atrocità della guerra, con un programma denso di significato.

Quel giorno di agosto, il destino di Pont-Saint-Martin fu tragicamente segnato. In un periodo in cui la guerra sembrava avviarsi verso una conclusione, con i tedeschi in ritirata e le forze alleate avanzanti, la Missione 522, lanciata dalla base alleata di Alesani, aveva come obiettivo la distruzione dei ponti stradali e il blocco delle vie di comunicazione del piccolo paese. Nonostante la guerra stesse cambiando faccia, con Roma liberata e gli americani che risalivano la penisola, Pont-Saint-Martin divenne il teatro di una devastazione inaspettata e brutale.

Alle 17:30 di quel giorno fatidico, il cielo sopra il borgo si oscurò per l’impatto degli ordigni. Gli aerei bimotori, partiti con l'intento di colpire le infrastrutture, inflissero al paese una distruzione che travolse ogni aspetto della vita quotidiana. I numeri sono sconvolgenti: 130 morti, tra cui 40 bambini, e il centro del paese completamente raso al suolo. Questo bombardamento, che le cronache moderne definirebbero come un "effetto collaterale" della guerra, rappresenta una delle manifestazioni più drammatiche della violenza e dell'imprevedibilità del conflitto.

Il fumo denso e soffocante che avvolse il paese fu seguito dal silenzio angoscioso, presto spezzato dai lamenti e dai pianti dei sopravvissuti. L’arrivo dei soccorsi avviò il lungo e doloroso processo di ricostruzione, ma le cicatrici lasciate dal bombardamento restarono a lungo impresse nella memoria collettiva della comunità.

Oggi, nell'80° anniversario di quel tragico evento, Pont-Saint-Martin non solo rende omaggio alle vittime, ma coglie anche l’occasione per fare una riflessione più ampia sul significato della guerra e sui suoi effetti devastanti. La commemorazione si svolgerà con un programma articolato che include l’inaugurazione del museo del Bombardamento, mostre fotografiche e celebrazioni liturgiche. La mostra "Ukraine - The Russian invasion", presentata da Fabio Bucciarelli, offrirà uno spaccato delle attuali crisi globali, collegando le ferite del passato con quelle del presente.

La ricorrenza diventa così un’occasione per denunciare non solo la violenza e le atrocità del passato, ma anche per sottolineare che le guerre non sono solo eventi storici, ma una realtà persistente. Oggi, 69 paesi e 824 gruppi di milizie, separatisti, e guerriglieri continuano a combattere in diverse parti del mondo, lasciando dietro di sé una scia di sofferenza simile a quella vissuta da Pont-Saint-Martin otto decenni fa. Le popolazioni inermi, come quelle della Libia e della Siria, sono ancora oggi vittime di bombardamenti e conflitti, ricordandoci che la pace è un bene fragile e continuamente minacciato.

Celebrando il passato e riflettendo sul presente, Pont-Saint-Martin invita tutti a non dimenticare le lezioni della storia e a lavorare instancabilmente per un futuro libero dalle atrocità della guerra. La commemorazione non è solo un atto di memoria, ma un richiamo a una consapevolezza globale e a un impegno incessante per la pace e la giustizia.

pi.mi.

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