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Consiglio Valle | 18 agosto 2024, 12:29

CORDOGLIO PER LA MORTE DI GIULIO FIOU - AGGIORNAMENTI

Addio a Giulio Fiou, figura di spicco della politica e del sindacato valdostano, che si è spento all'età di 86 anni. Uomo di straordinaria dedizione e passione, Fiou ha lasciato un segno indelebile nella storia della Valle d'Aosta, ricoprendo ruoli cruciali che hanno contribuito allo sviluppo della comunità locale

CORDOGLIO PER LA MORTE DI GIULIO FIOU - AGGIORNAMENTI

LA CGIL VALLE D'AOSTA RICORDA IL SUO EX SEGRETARIO GENERALE GIULIO FIOU

La Cgil Valle d’Aosta esprime profondo cordoglio per la triste scomparsa del compagno Giulio Fiou, classe 1938, segretario generale della Cgil Valle d’Aosta dal 1978 al 1982 e dal 1982 al 1984 componente della segreteria regionale Cgil. Fiou è stato anche sindaco di Aosta dal 1992 al 1995 e consigliere regionale dal 1998 al 2008.

La Cgil ricorda il compagno Giulio Fiou: “ La militanza all’interno del nostro sindacato che con attenzione ha sempre cercato di seguire quasi fino agli ultimi anni della sua vita, nonostante i problemi di salute. Rivolgiamo il cordoglio di tutta la Confederazione Regionale alla moglie Elena, ai figli Carla e Andrea e a tutti i parenti”.

L'ADDIO DI PD VDA

Caro Giulio,

grazie per l’impegno giornaliero e sincero che hai speso per la comunità valdostana. E oggettivamente complesso scrivere in poche righe l’impegno nel sindacato, nel partito e nelle istituzioni

Prima la CGIL, poi dal 1990 al 1992 il consiglio comunale di Aosta, con l’esperienza di sindaco fino al 1995.

L’elezione nel 1998 in consiglio regionale, dove sei stato per due legislature nel gruppo Gauche Valdôtaine -Democratici di Sinistra, fino al 2008.

E in tutto quel lasso di tempo l’impegno nel partito, partendo dal PCI, dopo dei DS, i Democratici di sinistra e infine il PD.

Non è stato un percorso sempre semplice, perché dietro i modi gentili e pacati c’era una risolutezza di fondo rispetto alla collocazione del partito e dei temi.

Ma fa parte di chi sta in una comunità non a prescindere ma ci sta con le sue idee e per quelle idee lavora. E questo era forse il tuo tratto principale. Difendere il tuo pensiero che metteva assieme un profondo radicamento nella tua terra, ma la capacità di guardare anche oltre questa nostra regione e immaginare un futuro migliore per tutti. La tua valdostanità non ero un vincolo ma era uno strumento per capire meglio. Partire da una piccola realtà per aprirsi al mondo.

E questa un intelligenza non comune che tutti noi ti abbiamo riconosciuto e che ci mancherà molto. Oggi possiamo tranquillamente dire che se ne va un pezzo della storia della sinistra valdostana.

IL CORDOGLIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA SCOMPARSA DI GIULIO FIOU

Aosta, 19 agosto 2024

Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, e il presidente del Consiglio comunale, Luca Tonino, a nome dell’Amministrazione comunale e a titolo personale, esprimono cordoglio per la scomparsa di Giulio Fiou, Sindaco della città di Aosta per circa tre anni, dal 23 giugno 1992 al 27 maggio 1995.

Fiou era entrato in Consiglio comunale il 27 giugno 1990, eletto nella lista “Città insieme”, poi confermato nelle elezioni del 28 maggio 1995 con la lista “Progressisti Vallée d’Aoste”, rimanendo in carica fino al 28 maggio 1998, quando venne eletto in Consiglio Valle e sostituito nell’Assemblea cittadina da Raffaella Sanguineti.

Nel corso della sua esperienza politico-amministrativa, era stato eletto anche alla Presidenza del Consiglio comunale, ricoprendo l'incarico dal 15 giugno 1995 al 17 aprile 1998.

«La scomparsa di Giulio Fiou – commenta il sindaco Nuti – priva la comunità aostana di un personaggio di enorme spessore morale e intellettuale, ancor prima che politico. Il suo mandato fu l’ultimo prima dell’approvazione della legge per l’elezione diretta del Sindaco, e fu, quindi, caratterizzato da una fase di estrema inquietudine amministrativa che, però, non gli impedì di avviare alcune importanti riforme in materia di opere e viabilità, senza dimenticare la creazione di uno sportello del cittadino, antesignano di quello attuale, e la realizzazione dell’Azienda pubblici servizi (Aps) nonché la pubblicazione di un nuovo Piano regolatore».

Per il presidente del Consiglio, Tonino, «Giulio era un gentiluomo retto da valori tradizionali, per cui la politica era fatta di strette di mano e di rispetto. Si trovò a vivere i passaggi epocali dal vecchio sistema politico a quello della cosiddetta “seconda Repubblica”, sia in campo regionale che a livello nazionale, con la dissoluzione del Partito Comunista e l’emergere di nuovi movimenti all’insegna della personalizzazione della politica. Da questo punto di vista, seppe guidare la città e interpretare il cambiamento, ma senza mai rinnegare le sue idee, tanto che a un certo punto preferì abbandonare incarichi pubblici pur non abbandonando mai la sua area di riferimento politica e, anzi, spronandola con la sua visione».

 

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