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CULTURA | 01 agosto 2024, 15:12

Percorso integrato 0-6: rispettare regole e identità professionali chiedono i sindacati

L'introduzione dello Zerosei - secondo i sindacati - impone una decisione politica: la Regione permetterà iscrizioni libere o manterrà le regole di iscrizione "di zona", con possibili deroghe nei comuni che adottano lo Zerosei

Percorso integrato 0-6: rispettare regole e identità professionali chiedono i sindacati

I segretari regionali delle organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Savt-École e Snals-Confsal, legittime rappresentanti dei lavoratori della scuola in Valle d’Aosta, intervengono nel dibattito riguardante la "Sperimentazione Zerosei in Valle d'Aosta" per chiarire alcuni punti cruciali.

"Gli articoli pubblicati il 18 luglio 2024 - spiegano Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Savt-École e SnalsConfsal - hanno sollevato questioni importanti, e i sindacati ritengono necessario aggiungere ulteriori dettagli su due aspetti fondamentali: la sicurezza sul posto di lavoro e l’equità di trattamento per i lavoratori.

In merito alla sicurezza, i sindacati hanno più volte sollecitato i responsabili dell'Assessorato. Solo grazie a queste pressioni, è stata inclusa una sezione specifica nel protocollo che definirà compiti e responsabilità relativi alla sicurezza. La sicurezza sul lavoro è un tema delicato e cruciale che deve essere trattato con la massima attenzione, includendo anche la protezione della privacy. I sindacati sono particolarmente preoccupati per quanto accaduto a Jovençan, dove non sono state fornite informazioni adeguate sui sopralluoghi e sulle competenze, e si è creata confusione riguardo agli orari di apertura della scuola dell’infanzia. Inoltre, è stato segnalato un problema di equiparazione tra le mansioni della maestra e dell’educatrice dell’asilo nido, che hanno ruoli distinti in termini di formazione e contratto.

I sindacati hanno anche sottolineato l’importanza della sicurezza con la petizione presentata a febbraio 2023, che ha raccolto 1621 firme. Questa richiesta mirava a garantire la presenza stabile di bidelli nelle scuole dell’infanzia, per assicurare la presenza di almeno due adulti in ogni plesso. Per migliorare l'esperienza educativa dei bambini, è essenziale adeguare il rapporto adulto/bambini, ridurre la dimensione dei gruppi, fornire spazi adeguati sia interni che esterni, e potenziare l’organico sia del personale docente che non docente.

L’altro aspetto sollevato dai sindacati riguarda l’equità di trattamento, in particolare per i cosiddetti «fuori zona». Se il plesso di Jovençan accogliesse bambini che, per residenza, dovrebbero frequentare un’altra scuola, si verificherebbe una riduzione degli iscritti in quest’ultimo plesso, con possibili conseguenze negative sui posti di lavoro. Questo potrebbe portare a una diminuzione del personale in alcune scuole senza un incremento equivalente in altre. La crisi demografica attuale amplifica l'importanza di questo problema. Le iscrizioni all'asilo nido, che non seguono le stesse regole della Scuola dell’Infanzia, potrebbero creare disparità se il principio di iscrizione in un comune diverso da quello di residenza venisse applicato senza adeguate regolamentazioni.

L'introduzione dello Zerosei - secondo i sindacati - impone una decisione politica: la Regione permetterà iscrizioni libere o manterrà le regole di iscrizione "di zona", con possibili deroghe nei comuni che adottano lo Zerosei? Una risposta chiara è necessaria per evitare disparità nel servizio alle famiglie e nelle opportunità lavorative per gli insegnanti. È fondamentale risolvere queste problematiche prima della generalizzazione del progetto Zerosei, altrimenti si rischia di creare ulteriori difficoltà.

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