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CISL VdA | 31 luglio 2024, 08:29

Patente a credito strumento positivo ma non basta se non viene messo in relazione con una strategia nazionale

“In tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro consideriamo positivo il metodo del confronto avviato tra ministero e parti sociali sulla patente a credito , uno strumento positivo che la Cisl ha sempre chiesto anche se siamo consapevoli che purtroppo questo non basta se non viene messo in relazione con una strategia nazionale che punti al rafforzamento di verifiche, controlli e ispezioni”. E’ quanto ha ribadito oggi la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola, a Padova in chiusura dei lavori del Consiglio Generale della Cisl di Padova e Rovigo sottolineando la necessità di “continuare il confronto ed accelerare le procedure di reclutamento di ispettori e tecnici della prevenzione e incrociare le banche dati“.   “Riteniamo inoltre necessario – ha aggiunto Fumarola – dare maggiore potere ai rappresentanti sindacali, investire sulla sorveglianza sanitaria, concentrare le verifiche e i controlli sulle aziende inadempienti rispetto alle norme legislative. Quella delle morti sul lavoro è una vera e propria emergenza nazionale che va combattuta con azioni concrete e strutturali. Il lavoro è vita, non morte. Ecco perché riteniamo fondamentale procedere di pari passo con un grande investimento in formazione ed informazione sul tema della sicurezza del lavoro, fin dai banchi di scuola, istruendo gli studenti che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani. La nostra proposta è di utilizzare una parte dei fondi Inail per finanziare almeno quattro ore retribuite di formazione sulla sicurezza al mese per ciascun lavoratore. Risorse ingenti e subito disponibili dato che l’avanzo di bilancio Inail è un tesoretto importante”.   “La partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale è la via maestra per elevare salari, radicare investimenti e occupazione, rilanciare formazione e competenze, esercitare controllo su salute e sicurezza, sviluppare la crescita reale e arginare la finanziarizzazione dell’economia, aumentare quelle buone flessibilità che rendano più resiliente, competitivo, produttivo il tessuto produttivo, dare il giusto protagonismo a tutte quelle donne e a tutti quegli uomini che contribuiscono concretamente alla produttività delle imprese e quindi allo sviluppo reale del paese. Stiamo seguendo l’iter della nostra proposta di iniziativa popolare sulla partecipazione su cui abbiamo registrato la convergenza delle forze parlamentari che per noi è motivo di orgoglio e di profonda soddisfazione: si apre davvero un percorso fondamentale di crescita e sviluppo. Un’opportunità che dobbiamo cogliere uniti e che premia il lavoro quotidiano svolto in questi mesi dai nostri rappresentanti sindacali sui territori e nelle fabbriche di tutta Italia. Noi pensiamo che oggi le condizioni siano ideali per dare finalmente alla comunità nazionale un progetto comune, bipartisan, che faccia evolvere le relazioni industriali italiane nel solco della democrazia economica e dell’equità” ha concluso la segretaria generale aggiunta.

Patente a credito strumento positivo ma non basta se non viene messo in relazione con una strategia nazionale
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