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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 13 luglio 2024, 14:36

Dopo venti anni di mandato come presidente Stefania Perego non si ricandiderà negli organi direttivi dell'Associazione Missione Sorriso V.d.A

In una lettera di ringraziamento, ha comunicato la sua decisione alla redazione, spiegando che durante una recente assemblea le è stata conferita la carica di presidente onorario in riconoscimento del suo impegno associativo

Dopo venti anni di mandato come presidente Stefania Perego non si ricandiderà negli organi direttivi dell'Associazione Missione Sorriso V.d.A

Missione Sorriso è un'associazione che Perego ha fondato nel 2004 insieme ad alcune persone, con l'obiettivo di portare sorrisi e conforto a chi ne ha più bisogno. Durante questi anni, ha ricoperto numerosi altri ruoli, tra cui consigliere all'interno del direttivo del CSV, vicepresidente e infine presidente. Ha rappresentato l'associazionismo all'interno del Comitato Etico dell'azienda USL per due mandati, portando avanti con dedizione i valori e le necessità del volontariato. Inoltre, si è occupata dell'emergenza ucraina, seguendo alcuni nuclei di famiglie inseriti in due comuni della Valdigne, dimostrando grande empatia e capacità organizzativa. Nonostante questi impegni, ha sempre continuato a svolgere attività di volontariato come Clown Dottore all'interno della sua associazione, portando gioia e speranza a numerosi pazienti e famiglie.

Quest'anno l'associazione ha festeggiato il suo ventennale, una data che Perego aveva stabilito come scadenza per il suo ruolo, considerandolo un traguardo importante e simbolico. Riconoscendo i timori legati alla sua decisione di lasciare la carica operativa, ha espresso la speranza che l'associazione possa continuare a operare con la stessa attenzione ed efficienza che l'ha caratterizzata sotto la sua guida. Ha sottolineato l'importanza di mantenere nella visione dell'associazione "il bene associativo", valutando sempre se ogni azione sia giusta e funzionale per l'associazione, piuttosto che basarsi su opinioni soggettive. "Il pensiero soggettivo è fuorviante perché è tuo", ha spiegato, "imparare ad allargare la visione in modo oggettivo è estremamente funzionale".

Perego ha evidenziato come abbia sempre agito con prudenza e protezione, sia verso l'esterno, comprendendo pazienti, familiari e personale sanitario, sia verso l'interno, ossia i volontari. Ha sottolineato la delicatezza del volontariato svolto dalla sua associazione, che richiede formazione, esperienza, competenza e ascolto, nonché la capacità di mettersi continuamente in discussione per migliorare e crescere professionalmente. "Il nostro è un volontariato delicato, che ci permette di entrare in spazi personali e intimi", ha detto. "Uso spesso con i volontari la parola 'in punta di piedi, chiedendo il permesso'".

Nel concludere la sua lettera, Perego ha ringraziato la redazione per la vicinanza e l'attenzione riservata all'associazione e al mondo del volontariato in generale, riconoscendo che questo non è affatto scontato. Ha espresso gratitudine per i contatti diretti avuti con alcuni membri della redazione, che hanno permesso di conoscersi meglio attraverso interviste personali. "Grazie, aprirsi non è mai semplice ma è utile", ha aggiunto, "perché per essere il mio presente, parto dal mio passato".

pi.mi.

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