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Piemonte NordOvest | 01 luglio 2024, 13:35

Momenti di gioia a Pra del Torno, ricca di storia, di fede, di arte

La festa è stata curata dal Gruppo Alpini di Rorà, da Eddy e Chantal e dagli abitanti del posto (detti Tacoulòt), con l’intervento magistrale del Coro La Draia

Momenti di gioia a Pra del Torno, ricca di storia, di fede, di arte

fresca domenica estiva ha coronato il pieno successo del ritrovo organizzato dallo chef di fama internazionale Eddy Monnet e da sua moglie Chantal Raimond a Pra Del Torno (Angrogna), gioiello delle montagne piemontesi.

Il ricco, genuino, tipico pranzo domenicale, comprensivo di un tris di antipasti, polenta con carbonade e formaggi misti, crostata e caffè, si è svolto presso il salone della Foresteria Valdese della Rocciaglia, avvolta nell’abbraccio dell'incantevole paesaggio montano della Val d’Angrogna, tra la Casa Monnet (residenza dello chef e signora), la chiesa cattolica Madonna delle Grazie e l'imponente Tempio Valdese sovrastante la struttura.

Il Pastore Valdese Estevan Janavel, nipote del compianto Alfred Janavel, Pastore protestante di New York, ha spiegato come il Tempio rappresentava per i credenti un importante punto di riferimento in passato e tuttora costituisce una meta irrinunciabile per un elevato numero di fedeli valdesi e di turisti di ogni religione provenienti da varie parti del mondo. Tra le sue mura venivano celebrate ai tempi della Riforma Protestante non meno di cinque funzioni religiose al giorno.

Un altro rilevante punto di riferimento di questa piccola grande località è rappresentato dalla Scuola dei Barba, luogo di formazione accademica teologica di una fede considerata “clandestina” dalla maggioranza delle popolazioni, in quanto discorde con il Papato e non conforme alla dottrina cattolica.

Il Pastore Janavel ha illustrato una breve storia della borgata di Pra Del Torno, collegata al fondovalle solamente da una mulattiera fino alla metà del Novecento. Vi abitavano ottantacinque famiglie. Proprio in quanto isolata, Pra Del Torno fu il luogo di ultima resistenza e prezioso rifugio della popolazione valdese durante le guerre condotte dai governi sabaudi. Alla località è dedicato il noto libro “Pra Del Torno non deve cadere!”.

Si evidenzia infatti che Pra Del Torno nel 1561 fu teatro di una battaglia simbolo alla base di un'importante svolta: i valdesi, agevolati dalla rigorosa conoscenza del loro territorio, si difesero dagli attacchi cattolici e riuscirono a vincere. Successivamente a questo trionfo, venne firmato a Cavour il 5 giugno 1561 il primo Patto di Tolleranza religiosa dei Valdesi in Europa, seppur limitatamente a determinati luoghi.

Dopo il confronto sulla storia locale, i partecipanti hanno gustato il favoloso pranzo in un clima piacevole e conviviale, immersi nell'ambiente accogliente della Foresteria Valdese, coinvolti dai racconti suggestivi sulle vicende e le curiosità relativi alla borgata, ammirando le alte vette circostanti.

Il banchetto è stato preparato con grande impegno, professionalità e creatività dallo stimato chef Eddy Monnet, fondatore dell'Associazione Bon Accueil nel 2013 all'interno della frazione, con l'intenzione di valorizzare una località ora sempre più deserta e spopolata. A fargli corona, il suo eccellente staff.

Eddy Monnet è ricordato al timone di rinomate strutture nei territori montani del pinerolese e torinese: tra queste vengono citate La Tacula di Pra Del Torno, Lo Scoiattolo di San Secondo di Pinerolo, La Bula di Campiglione Fienile, La Ciau di Bardonecchia.

Monnet, con la sua spiccata intraprendenza e creatività, riesce ad organizzare momenti molto gradevoli di aggregazione con accoglienti feste ricche di specialità eno-gastronomiche locali, musica, raduni, giochi e attività ricreative aperte a persone di ogni età e ceto sociale, al fine di far riscoprire la bellezza, i sapori genuini, i profumi ed il bagaglio storico e artistico valligiano.

Tra i partecipanti al pranzo si evidenziano il Responsabile del CAI-GEB (Circolo Unicredit) e del CAI sottosezione di Torino Lodovico Marchisio, la moglie Roberta Maffiodo (cantante e fotografa), e la giornalista Edi Morini che, durante il banchetto, hanno presentato la nuova edizione del 2019 del romanzo autobiografico “Una Vita Parallela” scritto da Lodovico Marchisio e “Guarigioni d'Amore”, a cura di Lodovico Marchisio, la moglie Roberta Maffiodo e Edi Morini.

“Una Vita Parallela”, inizialmente pubblicata nel 1991, con la nuova edizione viene arricchito da otto nuovi capitoli che vengono collocati all'inizio del libro, in un viaggio a ritroso nel tempo, nel quale l'autore e al contempo stesso il lettore cercano le risposte ai molteplici “perché” che vengono posti nel corso della vita. “Guarigioni d'Amore” invece è un'antologia corale, opera di persone care a Marchisio (amici e familiari) che mettono in rilievo il forte e indissolubile legame con la moglie Roberta nel quale, ognuno con le proprie difficoltà personali, riescono entrambi a prendersi reciprocamente cura l'un l'altro, al punto tale da vivere in simbiosi e guarirsi vicendevolmente. Questo legame simbiotico non unisce soltanto la loro coppia, ma racchiude anche la montagna in quanto ambiente terapeutico che non rappresenta soltanto la loro passione, ma anche (e soprattutto) una vera e propria “oasi” che quasi risolve ogni problematica relativa alla salute fisica e mentale, in cui viene affrontata ogni sfida che la vita pone davanti inevitabilmente, e nella quale cercano e trovano una vera e propria guarigione.

In seguito all'intervento introduttivo iniziale della giornalista Edi Morini, ha preso la parola Marchisio che ha presentato ai commensali i due libri, ponendo in rilievo le tematiche principali sopra menzionate e condividendo le proprie riflessioni circa gli effetti benefici della montagna di fronte a problemi e malattie anche gravi. Successivamente, Roberta Maffiodo ha intrattenuto i partecipanti al pranzo con poesie e canzoni; tra queste, si citano le poesie “Chiedimi perché vado in montagna” e “Amicizia” (quest'ultima a cura dell'alpinista e scrittore Mauro Carlesso); tra le canzoni, vengono menzionate “Grazie a Te” di Omar Codazzi, “Grazie Mamma” di Gen Rosso e “Penna Nera”, quest'ultima accompagnata dal Coro La Draia di Angrogna. Ha preso poi parola il Pastore Valdese Esteban Janavel, con la lettura del Salmo 121 della Bibbia, il “Canto dei Pellegrinaggi”, che valorizza il fascino della montagna. Infine, la serie degli interventi si è chiusa con un discorso dello chef Eddy Monnet e uno scambio di ringraziamenti.

Il coro La Draia di Angrogna ha rallegrato i presenti durante il pranzo e in seguito con celebri canzoni.

L'evento si è dimostrato complessivamente proficuo e vantaggioso per la vendita dei due libri; la presentazione sembra infatti aver catturato l'attenzione di numerosi partecipanti che hanno acquistato in gran quantità le copie dei testi, autografati e comprensivi di dediche da parte degli autori stessi.

Pra Del Torno non deve cadere neppure adesso. L'intento è di mantenere viva e attiva questa località che sa parlare attraverso i secoli a tanti cuori.

Corrado Martinelli e Edi Morini

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