ECONOMIA - 01 luglio 2024, 15:09

Telemarketing, sanzione di oltre 6 milioni di euro a Eni Plenitude

Il Garante Privacy multa Eni Plenitude per oltre 6 milioni di euro per telemarketing, chiamate promozionali senza consenso, a numeri iscritti al Registro delle opposizioni, e assenza di controlli. Dei 747 contratti stipulati in una “settimana campione”, 657 sono arrivati da un contatto illecito

Al Garante Privacy sono arrivate oltre cento segnalazioni nei confronti di Eni Plenitude. Così dall’Autorità arriva una maxi multa da oltre 6 milioni di euro nei confronti di Eni Plenitude.

Il Garante contesta chiamate promozionali effettuate senza il consenso dell’interessato o rivolte a numeri iscritti al Registro pubblico delle opposizioni e assenza di controlli sui contratti acquisiti tramite contatti illeciti. L’Autorità ha sanzionato Eni Plenitude per 6.419.631 euro.

Il provvedimento, spiega la newsletter del Garante, arriva a seguito di ben 108 segnalazioni e 7 reclami nei confronti della società, che lamentavano la ricezione di telefonate indesiderate.

Nel corso dell’istruttoria, il Garante ha anche chiesto a Eni Plenitude i dati delle proposte di acquisto effettuate dalla rete di vendita e concluse con l’attivazione di servizi energetici, relativi a una “settimana campione”: su 747 contratti stipulati nel periodo di tempo individuato, 657 sono arrivati da un contatto illegittimo. Numeri che, se fossero ipoteticamente proiettati su un anno, porterebbero a 32.850 forniture attivate in modo illecito.

“Risultano gravi, in particolare, le lacune riguardanti il controllo e monitoraggio di agenzie e sub-agenzie e la commistione di data-base”, spiega il Garante, per il quale “per rispettare la norma non basta allontanare il singolo agente o effettuare attività di audit in caso di anomalie, ma servono misure che impediscano l’ingresso nei sistemi aziendali di contratti stipulati in base a contatti telefonici illeciti o di trarre vantaggio economico da condotte illegittime”.

Oltre al pagamento della sanzione, il Garante ha imposto a Eni Plenitude il divieto di ogni ulteriore trattamento dei dati dei reclamanti e dei segnalanti.

La società dovrà inoltre comunicare ai 657 interessati contattati illecitamente gli esiti del procedimento in base a un testo da concordare con l’Autorità, predisporre controlli affinché contratti generati da contatti illeciti non entrino nel patrimonio aziendale e garantire il rispetto dei principi del trattamento, con particolare riferimento agli obblighi di aggiornamento, cancellazione e rettifica dei dati personali relativi alla clientela.

Bruno Albertinelli