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CRONACA | 28 giugno 2024, 08:00

I Giornalisti valdostani hanno una nuova Casa

Nonostante la presenza delle autorità regionali e della Federazione nazionale della stampa italiana, la mancata adesione degli iscritti all'Ordine e all'Associazione Stampa Valdostana solleva interrogativi sullo spirito di appartenenza e solidarietà tra i giornalisti locali.

Foto di Luca Ventrice

Foto di Luca Ventrice

Lo spirito di categoria non abbonda tra i giornalisti valdostani. All’inaugurazione della nuova sede dei giornalisti di Aosta, svoltasi mercoledì 26 giugno, la presenza degli operatori dell’informazione è stata scarsa rispetto al numero delle autorità invitate. La serata, iniziata con l'assemblea annuale dell'Associazione Stampa Valdostana (Asva) per l’approvazione dei bilanci, è proseguita nonostante un forte temporale, con la cerimonia ufficiale presso la piazzetta del Palazzo Stella.

La nuova sede, situata in via Laurent Martinet 43, ospita l’Associazione Stampa Valdostana, l’Ordine dei giornalisti della Valle d’Aosta, la consulta regionale della Casagit e l’ufficio di corrispondenza dell’Inpgi. All’evento erano presenti il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, accompagnato dagli assessori allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, agli Affari europei, Luciano Caveri, e ai Beni e alle Attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, le autorità militari e le forze dell’ordine, la segretaria generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Alessandra Costante, e il direttore della Fnsi, Tommaso Daquanno.

Durante il suo intervento, Alessandra Costante ha sottolineato l’importanza della struttura territoriale della Fnsi, che permette di essere vicini ai giornalisti locali e di includerli attivamente nelle dinamiche sindacali. Tuttavia, la scarsa partecipazione dei giornalisti valdostani all’evento solleva interrogativi sul reale spirito di appartenenza e di solidarietà tra i membri della categoria.

Il presidente dell’Associazione Stampa Valdostana, Alessandro Mano, ha espresso soddisfazione per la nuova sede, più piccola ma funzionale, con spazi adatti per riunioni che si intendono aprire anche alla comunità. Ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della sede, dal personale tecnico ai vicini di zona, sottolineando l'importanza di avere una vetrina al piano terra per dialogare con il pubblico.

Il direttivo dell'Asva con Alessandra Costante (in completo rosso)

Mano ha poi affrontato il tema della legge regionale di sostegno all’editoria, lamentando la mancanza di finanziamenti e l’assenza di riconoscimento per gli editori virtuosi. Ha criticato l'idea che i giornali possano essere prodotti senza giornalisti, e ha ribadito che eventuali contributi pubblici dovrebbero andare solo a chi rispetta contratti e condizioni di lavoro dignitose per i professionisti dell'informazione.

Nonostante l’importanza dell’evento e le tematiche rilevanti trattate, la bassa partecipazione degli iscritti all’Ordine dei giornalisti e all’Associazione Stampa Valdostana rappresenta un segnale di disinteresse preoccupante. In un momento storico in cui il ruolo dei giornalisti è cruciale, sarebbe fondamentale un maggiore impegno e una presenza più attiva da parte di tutti i membri della categoria per sostenere e tutelare la professione giornalistica in Valle d’Aosta.

xyp

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