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Aosta Capitale | 20 giugno 2024, 17:45

Dal 21 giugno iscrizioni ai soggiorni marini del comune di Aosta

Quest’anno doppia proposta nel mese di agosto: Cesenatico e Marina di Massa.

Dal 21 giugno iscrizioni ai soggiorni marini del comune di Aosta

Con l'obiettivo di fornire un servizio alle famiglie che necessitano di un luogo protetto in cui portare i propri figli durante il periodo di vacanze scolastiche, sostenendo l’accesso a servizi che favoriscano la conciliazione vita-lavoro nel periodo di sospensione estiva delle attività, anche nell'estate 2024, dopo gli ottimi riscontri degli ultimi anni, l’Amministrazione comunale proporrà un’offerta ludico-ricreativa indirizzata ai giovani cittadini sviluppata attraverso soggiorni marini.

Stante l’indisponibilità, per la prossima stagione estiva, della struttura “Ex colonia Marina Città di Aosta” di Pinarella di Cervia (Ravenna), i soggiorni saranno organizzati a Cesenatico, a pochi chilometri da Pinarella, e a Marina di Massa (Massa Carrara) all’insegna dello slogan “Non solo un ricordo “Pinarella””.

L’offerta, dedicata ai minori nati dal 2009 al 2015, si articola in due turni di 10 giorni e 9 notti nel mese di agosto, dal 5 al 14 a Cesenatico, e dal 17 al 26 a Marina di Massa.

Sono disponibili in totale 60 posti (30 + 30) che verranno assegnati attribuendo priorità di accesso ai minori residenti nel comune di Aosta e, in subordine, a quelli residenti sul territorio regionale.

Le quote di compartecipazione al servizio a carico delle famiglie, per i 10 giorni previsti dal turno, sono determinate sulla base del valore dell’attestazione ISEE, e vanno da 150 euro per un valore Isee fino a 8.000 euro a 550 euro per valori Isee superiori a 28 mila euro.

In particolare:


  • Valore Isee da 0 a 8.000 euro: 150 euro per 10 giorni;

  • Valore Isee da 8.000,01 a 13.000 euro: 250 euro per 10 giorni;

  • Valore Isee da 13.000,01 a 20.000 euro: 350 euro per 10 giorni;

  • Valore Isee da 20.000,01 a 28.000,00 euro: 450 euro per 10 giorni;

  • Valore Isee superiore a 28.000,01 euro: 550 euro per 10 giorni.


Benché nei suoi aspetti più pratici, quali il trasporto, il progetto riunisca gestionalmente le due fasce di età, le attività in loco, così come le attenzioni ricreativo-educative, verranno indirizzate in maniera distinta e calibrata, tra le due fasce di età sopra citate, in modo da rispettare e tutelare le richieste specifiche di bambini/e e ragazzi/e.

Nel complesso i soggiorni saranno, comunque, contraddistinti da differenti attività sportive, ludiche e ricreative tra spiaggia, mare, sport e attività laboratoriali tra cultura e scienze: attività pensate per socializzare, risolvere problemi concreti, esercitare la propria autonomia e sviluppare fiducia in sé. Alcune attività motorie di squadra saranno finalizzate a favorire la socializzazione e la cooperazione tra i partecipanti, valorizzando principi educativi quali il rispetto delle regole, la lealtà, la solidarietà, e l'inclusione sociale, mentre alcune attività educative avranno per obiettivo la scoperta del territorio attraverso attività pensate per far conoscere la storia, le tradizioni e le bellezze del territorio, e che valorizzino la curiosità e la conoscenza del patrimonio culturale e ambientale delle zone circostanti.

I dettagli dell’offerta e ulteriori informazioni sul progetto di soggiorno marino che sarà organizzato dalla cooperativa sociale “Indaco” sono disponibili sul sito https://www.coopindaco.com dove sarà anche possibile procedere alle iscrizioni a partire dalle ore 9 di venerdì 21 giugno.

Commenta l’assessore all’Istruzione, Samuele Tedesco: «Abbiamo calibrato un’offerta che è stata resa paradossalmente più “forte” e completa dall’indisponibilità temporanea della struttura di Pinarella di Cervia, provando a immaginare anche una nuova sede per i soggiorni balneari del Comune storicamente tenuti in Romagna. 


L’esperienza maturata negli ultimi due anni ci ha anche convinto della bontà della scelta di non separare per fasce di età i minori, ma piuttosto creare dei gruppi allargati di ragazzi/e e bambini/e che condividessero almeno alcune attività in un’ottica quasi “intergenerazionale”, un’esperienza arricchente sia per i più piccoli sia per i ragazzi più grandi, come animatori e coordinatori degli anni scorsi ci hanno riportato nelle relazioni di fine progetto».

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