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Consiglio Valle | 19 giugno 2024, 12:53

Approvata la legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024

Nella seduta del 19 giugno 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024 (legge "omnibus").

Approvata la legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024

Sul testo è stato approvato un emendamento della quinta Commissione, mentre sono stati respinti cinque emendamenti del gruppo Progetto Civico Progressista.

Il provvedimento, composto di ventotto articoli e presentato dalla Giunta regionale il 22 maggio, è stato illustrato in Aula dal Consigliere Roberto Rosaire (UV) a nome delle cinque Commissioni consiliari che ne hanno esaminato gli articoli di competenza. «Con questo disegno di legge non si muta radicalmente la disciplina legislativa vigente - ha detto Rosaire - ma si apportano le modifiche necessarie a migliorare la comprensione del testo o a coniugare le varie leggi con le nuove normative cui sono collegate. Tra gli altri, si ricordano gli articoli che definiscono le procedure amministrative per l'approvazione della "Rete ecologica nazionale" e per la sua attuazione (istituita con legge 8/2007); la possibilità per gli enti pubblici dipendenti dalla Regione, le società controllate, le associazioni, le fondazioni e i consorzi di avvalersi della società Inva e della Stazione unica appaltante per l'acquisizione di servizi e forniture e per l'affidamento dei lavori; la soppressione del requisito della cittadinanza italiana o europea per l'accesso ai mutui agevolati per il recupero di fabbricati situati nei centri di specifiche zone del Piano regolatore comunale a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 53/2024; l'ampliamento della fascia di età dei destinatari degli interventi previsti dalla legge regionale in materia di politiche giovanili, compresa tra i 14 e i 35 anni (e non più solo fino ai 29 anni).»

Il dibattito in Aula

Parlando della competenza di riscossione coattiva degli enti locali prevista dall'articolo 2, il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, si è detto «perplesso sulle modifiche che vengono apportate di volta in volta all'impianto normativo: a forza di piccole modifiche si rischia che il disegno complessivo vada perso. Anche l'articolo 5, che modifica le modalità di accesso all'albo dei Segretari comunali desta più di un interrogativo: si fa resuscitare un comma abrogato con una precedente legge che entra in contrasto con quella attuale. Quale applicazione pratica avrà un testo normativo che prevede che all'albo si accede mediante concorso-corso e, da oggi, in poi sarà affiancato da un'altra disposizione che prevede l'accesso solo tramite concorso per esami? Non comprendiamo fino in fondo la finalità di questo articolo che non voteremo.»

«Ancora una volta si ha fretta di portare in Aula un testo di legge e alla mia richiesta di ulteriori approfondimenti in Commissione si vota contro - ha osservato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: non si capisce il perché, ma è di tutta evidenza che si continua ad intervenire in materia contrattuale senza condividere le scelte con i sindacati, così come si continua a modificare a piccoli pezzi la legge 54 del 1998, e le sue derivazioni, riguardante gli enti locali, sulla base delle singole richieste che arrivano dal Celva: modifiche che snaturano la legge iniziale e di cui non si intravede una visione complessiva per il futuro. La reintroduzione poi di un comma della l.r. 46/1998, abrogato con la legge 22/2023, riguardante l'accesso all'albo dei segretari crea un corto circuito su chi può accedere. Un ennesimo pasticcio legato alla fretta.» Ha quindi illustrato cinque emendamenti del suo gruppo: riscossione coattiva, contratti e segretari comunali.

Rispetto alla riscossione coattiva, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato che «la norma in discussione è stata redatta per dare risposte concrete alle esigenze rappresentate dai Comuni. In merito all'adeguamento della legge regionale n. 6 del 2014 nei mesi passati, tramite un confronto tra il gruppo di lavoro della prima Commissione consiliare e gli uffici della Presidenza della Regione, è stato predisposto un elenco di argomenti di confronto con gli enti locali da condividere con gli stessi. Al momento è ancora in corso l'approfondimento delle tematiche più sensibili e rilevanti per i Comuni che sono ancora in una fase di vaglio interno agli enti locali stessi prima di diventare tema di confronto per addivenire a una proposta che sarà messa a disposizione della Commissione competente. Sulla questione dei segretari comunali si ribadisce la necessità di rispristinare un articolo che, per mero errore materiale, era stato abrogato, ristabilendo il concetto dell'accesso tramite concorso. Comunque, nel suo insieme, l'intero disegno di legge tratta aspetti squisitamente tecnici e amministrativi che poco, se non nulla, hanno a che vedere con scelte politiche o strategiche ma servono a snellire i processi applicativi o a rispondere ad esigenze operative specifiche utili ad una più efficace applicazione delle norme stesse.»

red/SC-LT

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