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ECONOMIA | 18 giugno 2024, 13:55

Grande potenziale tiristico della Valle d'Aosta ma devre prestare più attenzione agli 'stagionali'La Valle d'Aosta ioni

Recentemente, l’Assessorato dello Sviluppo Economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta (ADAVA), ha commissionato alla società TurismOk un’indagine rivolta ai lavoratori stagionali del settore turistico-ricettivo

Luigi Fosson

Luigi Fosson

La Valle d’Aosta possiede un notevole potenziale attrattivo nel settore turistico-ricettivo, ma deve affrontare sfide significative per migliorare le condizioni di vita e lavoro dei propri dipendenti stagionali. Implementare soluzioni innovative e cooperative potrebbe trasformare la regione in un luogo non solo ideale per il turismo, ma anche per vivere e lavorare. L'indagine rappresenta un passo importante verso una comprensione più profonda delle necessità dei lavoratori e delle opportunità di miglioramento per il settore. E' quanto emerge da una ricerca commissionata dall'Assessorato dello Sviluppo Economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta (ADAVA), alla società TurismOk. L'indagine era rivolta ai lavoratori stagionali del settore turistico-ricettivo.

L'obiettivo era individuare i fattori che rendono attrattivo il lavoro in questa regione. Il questionario, diffuso tramite i canali social del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione e le reti di ADAVA, ha raccolto 436 risposte, equivalenti al 14% dei lavoratori impiegati nella stagione invernale 2023/2024.

Dai risultati dell’indagine emergono chiaramente alcuni punti di forza del lavoro stagionale in Valle d’Aosta. Le bellezze naturali, la qualità della vita e le numerose opportunità per praticare sport all’aria aperta sono stati riconosciuti come fattori attrattivi principali. Tuttavia, non mancano le criticità: il costo della vita elevato, la carenza di occasioni di svago e divertimento e la difficoltà nel trovare alloggi vicini ai luoghi di lavoro rappresentano i principali ostacoli.

Nonostante questi problemi, il livello di soddisfazione tra i lavoratori è generalmente alto, e molti esprimono l’intenzione di rimanere nel medesimo posto di lavoro per future stagioni.

L’Assessore Luigi Bertschy (nella foto) ha sottolineato l’importanza di questa indagine come primo passo per comprendere meglio le dinamiche del settore turistico-ricettivo. Ha evidenziato la necessità di replicare il questionario e ampliare il campione per ottenere dati ancora più significativi.

Dal canto suo, il Presidente di ADAVA, Luigi Fosson, ha riconosciuto il valore delle indicazioni fornite dai lavoratori e ha enfatizzato la necessità di affrontare le criticità emerse. La sfida principale, secondo Fosson, è trovare soluzioni abitative adeguate per i lavoratori stagionali.

L’indagine offre spunti di riflessione e suggerimenti concreti per migliorare l’attrattività del mercato del lavoro nel settore turistico-ricettivo valdostano. Ecco alcune proposte:

  1. Occupazione del Tempo Libero: Creare percorsi dedicati per integrare il personale nel contesto locale, offrendo attività outdoor, culturali e sportive a condizioni agevolate.

  2. Qualità dell’Abitare: Migliorare le condizioni abitative per i lavoratori stagionali attraverso incentivi fiscali per i proprietari di immobili e la creazione di soluzioni abitative come campus o locazioni transitorie professionali.

  3. Spostamenti: Favorire forme agevolate di trasporto, come car sharing aziendale o incentivi per l’uso di servizi pubblici, per ridurre i problemi di mobilità.

  4. Card e Ticket: Implementare contributi a fondo perduto per spese alimentari o altri ambiti merceologici, aiutando a contrastare il caro vita percepito.

  5. Centri Formativi Dedicati: Creare accademie specializzate per sviluppare personale qualificato e migliorare i servizi delle imprese locali, fungendo anche da centri di impiego.

  6. Bacini di Approvvigionamento Personale Condivisi: Stabilire reti di imprese o database per condividere risorse umane e favorire l’interscambio di personale stagionale tra diverse regioni.

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