Un francobollo dedicato a un fascista: anche questo è stato fatto. Fra le tante azioni che finiscono nel rullo compressione di cronaca e politica, che destano indignazione un giorno e poi sfuggono, è arrivata l’emissione di un francobollo dedicato a Italo Foschi. “Un vero affronto alla storia del nostro paese e a chi ha lottato per la democrazia e la libertà”, scrivono in una nota congiunta 12 associazioni dei consumatori che chiedono a Poste Italiane di “bloccare immediatamente” la distribuzione del francobollo. Foschi, chi era costui?
Un francobollo per un fascista
Il francobollo, raccontano le cronache, viene dedicato al personaggio in quanto primo presidente dell’Associazione sportiva “Roma”, nella serie tematica sport, nel 140° anniversario della nascita.
Ma il personaggio è ben altro e in aiuto arriva la Treccani. Fascista, “coinvolto in numerose aggressioni contro gli avversari politici del fascismo”, punto di riferimento di Mussolini per l’organizzazione di azioni squadriste a Roma, in deciso appoggio al duce dopo l’omicidio di Giacomo Matteotti, squadrista. Addirittura così squadrista che venne espulso dal partito, poi riammesso, infine di nuovo allontanato.
Il francobollo per Foschi viene poi annunciato mentre ricorre il centenario dell’omicidio di Matteotti.
Uno sguardo alle linee guida sull’emissione dei francobolli racconta che, fra i criteri, rientra la “scelta di commemorare personaggi illustri, purché non in vita, anche stranieri purché abbiano avuto un impatto eccezionalmente rilevante sul territorio e/o sulla comunità italiana”. Commemora un fascista rientra dunque in questa casella?
“I valori e l’identità culturale di un Paese si riconoscono anche dalla sua storia e dai simboli che sceglie per rappresentarla – denunciano allora le associazioni dei consumatori – Per questo troviamo sconcertante e inaccettabile la scelta di emettere un francobollo dedicato a Italo Foschi. Convinto fascista, sostenitore del metodo squadrista della violenza, noto non solo per la sua fedeltà a Mussolini fino alla Repubblica di Salò e per essere stato Prefetto di Belluno per conto del Terzo Reich (mentre partigiani e civili venivano massacrati dalle SS e dalle brigate nere), ma anche per essersi congratulato con Amerigo Dumini, scrivendogli che era un eroe per aver assassinato Giacomo Matteotti. Un personaggio da biasimare e da cui prendere le distanze, o, nella migliore delle ipotesi, da abbandonare all’oblio della storia”.
Invece dell’oblio, la mossa del francobollo ha portato al personaggio una nuova notorietà, “senza alcun rispetto verso le vittime del regime fascista”, denunciano i Consumatori per i quali è “indegna” la tempistica, coincidente col centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.
“Alla luce di queste gravissime scelte chiediamo a Poste Italiane di bloccare immediatamente la distribuzione del francobollo, rifiutandosi di contribuire a questa vergogna – firmano nella nota Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, CTCU, Federconsumatori, MDC, Movimento Consumatori e Udicon – Chiediamo, inoltre, al Governo di prendere nettamente le distanze da questo affronto alla storia e alla cultura del nostro Paese, redarguendo la Commissione Filatelica per la sua scelta incauta, irrispettosa e inopportuna, che, intenzionale o meno, appare un maldestro tentativo revisionistico”.
Una scelta sbagliata, di cattivo gusto e con un tempismo raccapricciante, che non a caso sta sollevando proteste da più parti!