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Consiglio Valle | 05 giugno 2024, 21:02

Il dibattito sul rendiconto 2023 e l'assestamento 2024 della Regione

Nella seduta del 5 giugno 2024, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame del rendiconto generale 2023 e dell'assestamento al bilancio di previsione 2024 della Regione autonoma Valle d'Aosta

Il dibattito sul rendiconto 2023 e l'assestamento 2024 della Regione

I testi dei due disegni di legge sono stati depositati dalla Giunta il 3 maggio scorso e illustrati in Aula con le relazioni della maggioranza, dell'opposizione e del Presidente della Regione, cui hanno fatto seguito la discussione generale e le repliche del Governo.

Il dibattito in Aula

Per il gruppo Progetto Civico Progressista, questo rendiconto dimostra che l'attività effettivamente svolta dalla Regione è ulteriormente peggiorata evidenziando una seria incapacità di programmare e investire. Gli effetti più evidenti sono i servizi che non funzionano e le opere che non partono, in tutti i settori: dalla scuola, alla sanità, dalle infrastrutture all'ambiente. Dal 2019 ad oggi, l'avanzo passa da 176 milioni a 294 milioni, il Fondo pluriennale vincolato è più che triplicato e il 40% delle risorse non viene utilizzato nell’anno. Dati enormi che non fanno ben sperare e che dimostrano spreco di risorse e tempo inseguendo progetti faraonici e anacronistici anziché progetti concretizzabili in tempi brevi, sostenibili e generatori di economia sana. Sostenere poi che l'avanzo viene riallocato è ridicolo. La domanda dovrebbe essere, perché non lo avete speso? 56 articoli contradditori che rimettono soldi su opere già previste e andate in avanzo come la Maison de la Montagne, sulla realizzazione di grandi bacini per l'innevamento dimenticando le priorità previste (potabile e irrigua), su riqualificazioni di strade come quella della Ranzola che non esistono.

Per il gruppo Lega Vallée d'Aoste, si tratta di un assestamento che non ha precedenti sia per i numeri dell'avanzo, sia perché arriva in Aula senza avere fatto alcuna audizione in Commissione. Questo avanzo "monstre" evidenzia un problema di programmazione e una mancata capacità di spendere le risorse messe a disposizione con il bilancio di previsione: occorre una riflessione per fare in modo che termini come "contributi straordinari" o "operare in deroga" non diventino una normalità. Per Lega VdA, il misero 6% che viene destinato al sociale dimostra una scarsa attenzione verso le fasce più deboli della società, così come non si affrontano seriamente le problematiche degli enti locali e dei collegamenti intervallivi. Un assestamento che mostra diversi limiti, dovuti anche al cambio di governo di metà Legislatura, che guarda al presente e che non delinea una vera visione né una prospettiva per la Valle: con tutti questi soldi si potrebbero dare risposte importanti a settori e territori in sofferenza, come quelli di montagna su cui il gruppo ha presentato una proposta di legge. Ma per la maggioranza manca la volontà di confrontarsi: occorrono uno spirito e una coscienza diversi.

Rilevando che, nel 2018, l'avanzo di amministrazione libero era pari a zero mentre oggi è di 294 milioni di euro, il gruppo Forza Italia ha ricordato di aver ripetutamente sollecitato l'attenzione del Governo su questo aspetto. Le entrate dovrebbero essere pianificate in funzione delle esigenze di spesa ed è profondamente sbagliato chiedere al cittadino di contribuire per importi superiori a quelli che si utilizzano. Sarebbe, quindi, opportuno smaltire l'avanzo anche attraverso la riduzione delle entrate: abbassando la pressione fiscale su Irpef e Irap e riconoscendo maggiori ristori ai Comuni finalizzati ad abbassare il peso dell’Imu. Il quadro generale del bilancio dà la rappresentazione plastica di un sistema che ha dimostrato tutti i suoi limiti: è stata spesa solo una minima parte delle risorse pubbliche a disposizione alla Regione, ma anche degli enti locali con conseguente mancanza di riscontro in termini di servizi e investimenti per i valdostani. Tutti ciò è anche il risultato di una organizzazione generale che non funziona e che, fin dall'inizio della Legislatura, ha dimostrato la sua inadeguatezza.

Il gruppo Misto ha parlato di prepotenza politica della maggioranza perché questi disegni di legge arrivano in Aula senza confronto, denotando una mancanza di attenzione nei confronti dei Consiglieri: ci vuole rispetto dei ruoli e questo rispetto è venuto a mancare; il Governo non è il padrone della Regione, sono i valdostani ad esserlo. Per il gruppo, l'avanzo di amministrazione è figlio della confusione politica che regna in Valle d'Aosta: i valdostani non si aspettano dei cambi di programma semestrali, vogliono una continuità di pianificazione e di attuazione. Qui si tratta di scelte politiche: una Valle d'Aosta che vuole abolire le scuole di montagna, che non vuole condurre ricerche epidemiologiche sulla qualità dell'acqua non sono queste le risposte che si aspettano i valdostani. Occorre fare scelte a lungo termine, non che guardano solo all'oggi. Il gruppo ha precisato che se il Governo continuerà a non ascoltare il Consiglio, l'avanzo crescerà sempre di più.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha giudicato strumentale l'allocazione tout-court di risorse per far fronte a un non meglio definito "cambiamento climatico", senza sviluppare il senso di quanto affermato. Si tratta di un bilancio gonfiato che permetterà di fare elargizioni a tutti i settori senza tenere conto delle reali difficoltà dei valdostani, che sono ormai abituati a vedere solo interventi a spot con la concessione di contributi eccezionali. Per RV, le priorità del Governo sono ispirate da visioni di tipo utilitaristico-politico e non ragionate per il bene della comunità.

Le repliche del Governo

Sulla Maison de la Montagne, l'Assessore allo sport ha voluto precisare che, l'importo iniziale di 3 milioni di euro, previsto a seguito della richiesta avanzata dalle associazioni Maestri di sci e Guide alpine, era basato su una stima sommaria comunicata dalle associazioni stesse e non supportata, per questioni legate alla necessità di inserimento urgente nella legge di assestamento 2023, da uno studio di fattibilità. Gli importi a bilancio sono stati aggiornati con le nuove voci (acquisizione del diritto di superficie per 90 anni, costi di progettazione e oneri Iva) e inseriti nella progettazione esecutiva che, una volta ottenuto il finanziamento dell'opera, sarà messa a disposizione del Consiglio e inizierà l'iter di approvazione.

L'Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente ha evidenziato il trasferimento importante all'Arer che permette il completamento di una riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale che si può definire storica, pur con tutti i disagi che opere e cantieri di questo tipo possono comportare. Ha poi dettagliato altri interventi: la ciclabile regionale che va incontro alla sicurezza dei ciclisti e creerà delle interconnessioni con le ciclabili comunali; le importante risorse stanziate per i lavori alla Caserma dei Vigili del fuoco; la mitigazione dei rischi e la protezione del territorio da eventi calamitosi; le opere minori di pubblica utilità finanziate attraverso un sistema perequativo, con meno risorse ma distribuite su tutti i comuni che permetteranno una migliore programmazione; il sostegno al Bim per far fronte alle criticità del sistema idrico.

L'Assessore al sistema educativo ha osservato che, tra le varie priorità del bilancio triennale, figura l'edilizia scolastica. Si tratta di una priorità rivolta non solo alle strutture di proprietà regionale ma anche a quelle in capo agli enti locali, che ha portato, negli anni, a incrementare i fondi a favore dell’edilizia scolastica con l'obiettivo, anche, di mantenere le piccole scuole nei paesi, motivo per cui in alcuni comuni particolarmente decentrati si continuano ad autorizzare classi con numeri ridotti di bambini. Il Governo è molto attento e ha stanziato importanti risorse anche per gli organici dei docenti e per il sostegno dei bambini con bisogni speciali. Inoltre la Valle d'Aosta garantisce un'ottima copertura di posti per gli asili nido e per le scuole dell'infanzia. Il confronto con i soggetti coinvolti, insegnanti, sindacati, famiglie, è costante ed è finalizzato a raggiungere livelli di qualità e di soddisfazione sempre maggiori.

L'Assessore allo sviluppo economico ha sottolineato che alla base di questo assestamento c'è una visione politica che consente di mettere in campo tutte le attività programmate, pur condividendo la necessità di raggiungere l'obiettivo di programmare di più e "assestare" di meno. È necessario leggere il rendiconto ponendo attenzione al fatto che gli impegni si riferiscono al solo anno 2023 e non agli impegni differiti nel triennio e che aumentano in maniera considerevole la percentuale impegnata. L'Assessore ha poi ricordato alcuni interventi di sua competenza: l'importante finanziamento agli impianti a fune per lo sci alpino, ma anche al settore dello sci di fondo, con una grande considerazione per le piccole stazioni, al fine di essere pronti alle sfide che il particolare momento climatico sta imponendo; il rifinanziamento con 8 milioni dei fondi di rotazione per l'efficientamento energetico, per far fronte all'aumento di domande dopo la fine del 110%; l'aumento dei fondi per la ricerca al fine di ampliare l'attività delle imprese locali e per fare sistema con grandi imprese.

Il Presidente della Regione ha messo l'accento sulla volontà dell'Amministrazione di dare risposte concrete alle esigenze del territorio con investimenti diretti a migliorare la sicurezza, le infrastrutture e il mondo della scuola. La sfida futura sarà quella di chiudere i bilanci a venire in maniera da rendere attrattivo il "Sistema Valle d'Aosta" sia dal punto di vista dell'organizzazione dell'Amministrazione, sia da quello del lavoro che si sta concretizzando in maniera sempre più importante. Nel complesso, le scelte fatte, sicuramente perfettibili, sono animate dall'attenzione ai bisogni dei valdostani a cui non hanno fatto eco risposte alternative da parte dell'opposizione, a dimostrazione della bontà delle scelte fatte.

COM/SC-LT

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