Chanoux, figura di spicco nella Resistenza e difensore appassionato della cultura valdostana, è stato descritto come un pilastro per la "causa valdostana" dall'attuale presidente.
"Chanoux determinante per la causa valdostana", ha sottolineato Testolin, riconoscendo l'indiscutibile contributo di Chanoux alla lotta per la Liberazione e alla valorizzazione delle minoranze nella regione. La sua presenza è stata vitale non solo durante gli anni bui della guerra, ma anche nel periodo successivo, quando si è impegnato per difendere e promuovere la ricca diversità culturale della Valle d'Aosta.
Il presidente (nella foto) ha evidenziato come Chanoux non sia stato solo un protagonista della Resistenza, ma anche un fervente sostenitore di un'Europa federale delle Regioni, unendo così la sua lotta per l'autonomia valdostana a una visione più ampia di solidarietà e collaborazione tra i popoli europei.
Nell'ambito delle celebrazioni per l'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia, la Presidenza della Regione Valle d'Aosta ha organizzato il convegno intitolato "Émile Chanoux 1906 – 1944: una vita, un pensiero, un’eredità", che si è tenuto venerdì 10 maggio 2024, alle ore 16.00, nel Salone Maria Ida Viglino di Palazzo regionale ad Aosta.
Il convegno, che ha commemorato la figura e il contributo di Émile Chanoux alla "causa valdostana", ha analizzato il suo ruolo determinante nella lotta di liberazione e il suo impegno per la cultura valdostana e la tutela delle minoranze, promuovendo un'Europa federalista delle Regioni.
L'evento è stato introdotto dalla Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta, Manuela Ceretta, e ha visto gli interventi di Fabio Zucca, Filippo Maria Giordano e Roberta Mira, i quali hanno esplorato il pensiero di Chanoux nel contesto storico e sociale dell'epoca, focalizzandosi sulla sua coscienza politica autonomista e sulla militanza antifascista.
Fabio Zucca, docente di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi dell’Insubria, ha affrontato il tema "Émile Chanoux: dalla 'piccola patria' agli Stati Uniti d'Europa", mentre Filippo Maria Giordano, docente di storia contemporanea presso la Link Campus University di Roma, ha discusso di "Sussidiarietà, autonomia e federalismo nel pensiero di Émile Chanoux". Roberta Mira, docente di Storia della comunicazione di massa presso l'Università degli studi di Bologna, si è concentrata sulla "Storia e memoria della Resistenza tra dimensione locale e nazionale".
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Corrado Binel, in rappresentanza dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta.
Parallelamente, sono in programma altre iniziative per commemorare Chanoux e riflettere sul suo pensiero. Tra il 16 e il 18 maggio, il Comune di Valsavarenche ospita il seminario accademico "Colloques Fédéralistes – Sur les traces d’Émile Chanoux", focalizzato sul federalismo globale e contemporaneo. Questo evento ha visto la partecipazione di studiosi ed esperti internazionali.
Il 18 maggio, presso il Museo della Resistenza e centro di documentazione "Émile Chanoux. Il sentiero dell'Europa” a Rovenaud, si tiene la posa di una targa commemorativa per ricordare l'anniversario della morte di Chanoux per mano dei nazifascisti.
Infine, il 19 maggio, al Teatro Splendor di Aosta, la compagnia di teatro popolare “Le Digourdì” presenta la lettura animata "L’homme au CŒUR valdôtain - Le Digourdì présentent la vie d’Émile Chanoux”, seguita dalla presentazione del video-clip della versione in patois francoprovenzale valdostano del canto della Resistenza “Bella Ciao”, a cura dell'associazione “Patoué eun Mezeucca”.
Queste iniziative offrono a tutti la possibilità di partecipare e rendere omaggio a una figura fondamentale nella storia e nell'identità della Valle d'Aosta.













