La Segreteria SAVT, con riferimento alle disposizioni della Legge di Bilancio dello Stato che prevedono il totale esonero contributivo per alcune categorie di lavoratrici madri con due o tre figli, sostenendo in modo significativo il reddito netto in busta paga, rileva come una grave iniquità di trattamento il fatto che tale beneficio non venga esteso alle lavoratrici con contratto a tempo determinato.
Il Savt sottolinea che le lavoratrici con contratti precari, caratterizzati da una notevole incertezza lavorativa e contrattuale, meritano una particolare attenzione. Questa condizione è particolarmente rilevante nei settori in cui il precariato si protrae per lunghi periodi nel corso degli anni, privando le lavoratrici di stabilità e sicurezza lavorativa.
La discriminazione delle madri con contratto a tempo determinato rappresenta un'emergenza sociale, che va affrontata con urgenza per garantire la parità di trattamento e il rispetto dei diritti lavorativi fondamentali. È essenziale che le madri, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro, godano di pari dignità e di tutte le tutele previste dalla legge.
Per questo motivo, la Segreteria del SAVT sollecita l'impegno dei parlamentari, in particolare del Deputato e della Senatrice eletti in Valle d'Aosta, affinché si impegnino a riconsiderare la normativa esistente. È necessario adottare misure concrete per garantire che la condizione di madre e i diritti ad essa collegati siano riconosciuti universalmente, senza discriminazioni legate al tipo di contratto lavorativo.