EVENTI E APPUNTAMENTI - 23 settembre 2023, 14:20

Applaudiamo il Gruppo Teatro Angrogna

Il Gruppo Teatro Angrogna si prepara a concludere il suo cinquantunesimo anno di lavoro, in attesa di ritornare in scena nel 2024 con uno spettacolo a margine dell' 850mo anniversario della protesta valdese, riprendendo "Cara mamma, il mondo è ingiusto"

"Cara mamma, il mondo è ingiusto" ci propone il frutto più recente scaturito dalla fresca creatività del Gruppo Teatro Angrogna, irrinunciabile compagnia teatrale nota a livello internazionale per la capacità di conciliare fine umorismo e giuste proteste, tenerezza e determinazione, valorizzando le proprie radici, rispettando il passato per proiettarsi nel presente e nel futuro. 

Momenti vibranti scaturiti dall'impegno e dalle capacità di attrici e attori, guidati da sempre da Jean Louis Sappé. 

Le storie alla ribalta sono cinque, in bilico tra commozione, sdegno, comicitá consapevole: c'ē una giovane giornalista d'assalto che si congeda dalla madre, partendo per martoriate terre lontane. Tornata, sarà vittima di accanimento burocratico e legale.

C'ē una simpatica laureata alla vana ricerca di lavoro retribuito per vivere dignitosamente. E non va meglio per una sfortunata neo mamma, che vorrebbe meritato stipendio. 

Un gruppo di pazienti medita sugli interrogativi della sanitá, nella sala d'attesa di un medico ritardatario che manca all'appello. 

Tre fratelli contadini vengono raggirati da uno scaltro azzeccagarbugli. 

Una ragazza, accompagnata dalla mamma in ospedale dopo una violenza, si scontra con la pedanteria del sistema e se ne va senza denunciare.

Una dolente riflessione sulle criticitá di molte case di riposo conclude magistralmente la serata.

Bravissimi tutte e tutti: regista, attrici e attori. Da non perdere

Il Gruppo Teatro Angrogna si prepara a concludere il suo cinquantunesimo anno di lavoro, in attesa di ritornare in scena nel 2024 con uno spettacolo a margine dell' 850mo anniversario della protesta valdese,  riprendendo " Cara mamma, il mondo è ingiusto"

Questo il  calendario delle rappresentazioni:

-  sabato 30 settembre, ore 21, Sala Valdese di PRAMOLLO (in collaborazione con il Concistoro Valdese)

- sabato 7 ottobre, ore 21, Baio Dora di Borgofranco d' Ivrea (in collaborazione con il Centro Etnografico e il Coro Baiolese)

- sabato 11 novembre, ore 21, Torre Pellice, Sala Scroppo o Teatro del Forte (in collaborazione con il Comune)

- venerdì 17 novembre, ore 21, Pinerolo, Teatro Incontro  (in collaborazione con l'ANPI)

GRUPPO  TEATRO  ANGROGNA

Via della Repubblica 3  10066 TORRE PELLICE ITALIA

Telefono  00390121 953026

e-mail: teatroangrogna@yahoo.it

www.teatroangrogna.it

“Un percorso che dura da oltre cinquant’anni anni –è stato scritto – Una parabola che attraversa e interpreta un pezzo significativo di storia italiana. Un complesso evento culturale che, stante il contesto, i mezzi , l’ oggettiva marginalità rispetto ai grandi centri in cui si fa cultura, ha dello straodinario”.

In effetti il terreno sul quale si sviluppa l’avventura teatrale del nostro gruppo è il piccolo mondo delle valli valdesi del Piemonte, a cinquanta chilometri da Torino, quell’affascinante spicchio di universo che coincide con l’antico ghetto alpino dove per secoli furono rinchiusi i Valdesi e di cui Angrogna rappresenta certamente la memoria più intensa.

Il Gruppo Teatro Angrogna (GTA) nasce nel 1972, sulla pianta rigogliosa delle filodrammatiche delle Unioni Giovanili: lo compongono una quindicina di giovani, studenti, insegnanti, operai e contadini, impiegate nei servizi socio –sanitari. Gli scopi della associazione sono chiari, e li esplicita il secondo articolo dello statuto: ricercare ed elaborare, soprattutto in forma drammaturgica e di spettacolarizzazione, i dati di cultura e di lotta dispersi nella tradizione popolare, con particolare riferimento a quella delle valli valdesi del Piemonte, promuovendo quelle iniziative nel campo della cultura e dello spettacolo che siano di stimolo rispetto alla realtà sociale del territorio. “Un teatro antropologico, quello del GTA – scriverà Gian Renzo Morteo, docente di storia del teatro all’ Università di Torino – Un teatro che ha la sua ragion d’essere e la sua forza nel rapporto continuo e diretto con la comunità di appartenenza. E questa è – a mio avviso- la dimensione vera del teatro. Il vero teatro è questo, non quello professionistico, che ormai sopravvive a se stesso”

E gli spettacoli  che il GTA porterà sulle scene di mezzo mondo  nel corso di quasi mezzo secolo sono scritti ed elaborati al proprio interno e non rinviano soltanto a radici  occitane, piemontesi e italiane. I temi affrontati sono universali, e riguardano l’impegno per la democrazia, il coraggio della denuncia dell’ingiustizia, la solidarietà, la libertà.  Ed è grazie a questa scelta che il gruppo acquisterà una sua precisa identità e girerà non soltanto le Valli ed il Piemonte, ma quasi tutte le regioni italiane, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, e diventerà di casa, grazie anche al “gemellaggio” con altre associazioni estere, in Francia, Svizzera, Germania e Danimarca.

Nell’inverno 2005-2006, tra Natale e l’Epifania, il GTA verrà chiamato a riproporre uno dei suoi tanti spettacoli (Montagne e Libertà) in America Latina, tra le comunità valdesi del Rio de La Plata, originate dalle migrazioni di fine Ottocento. L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessorato alla cultura della Regione Piemonte, verrà ripetuta tra il 2006 e il 2007 tra le comunità piemontesi della Pampa “gringa”, da Buenos Aires a Villa Trinidad, da Cordoba a Mendoza, arrivando fino a Santiago del Cile.  Nella primavera del 2008, il GTA, ancora quale “ambasciatore di cultura” della Regione, volerà in Brasile (Belo Horizonte, San Paolo, Osasco), e nell’estate di quello stesso anno sarà ospite della settimana delle comunità italiane degli Stati Uniti nel corso della grande kermesse di Milwaukee. E ancora, nel 2009, ospite sempre delle comunità piemontesi, il grande tour del Sud Africa, da Città del Capo a East London, da Durban a Johannesburg.

I temi proposti, con il supporto di canti e musica, sono sempre gli stessi, anche perché – purtroppo - la libertà, la giustizia e l’uguaglianza delle opportunità non sono mai conquiste definitive, ma programmi incompiuti. 

Consegnare ai processi identitari collettivi del nostro tempo la memoria di un cammino di liberazione significa sottrarre le minoranze dalle spire della pura nostalgia. Rileggere il passato alle luci degli impegni più alti di civiltà significa indicare un cammino per il presente.  Ed è quanto il GTA ha cercato di portare avanti in questi anni, e lo testimoniano anche i 25 volumi contenenti i testi dei 35 spettacoli fino ad ora messi in scena,  i CD di canti popolari che raccolgono complessivamente all’incirca 200 brani, le tre tesi di laurea sull’esperienza del gruppo, e due saggi : “ Un grido di libertà: la storia del GTA” di L. Tibaldo, Hapax  editore 2000; “ Montagne e libertà: 40 anni di spettacoli del Gruppo Teatro Angrogna” di JL Sappé e Maura Bertin, Fusta editore 2014; “Un teatro di libertà: dalle Unioni giovanili valdesi al Gruppo teatro Angrogna” sempre di Maura e Jean Louis Sappé, Claudiana Editrice 2022.

“Forse in questa onesta e spesso azzeccata capacità di orientamento – è stato ancora scritto- è racchiuso il valore dell’avventura di questo pugno di montanari, diventati per pura passione scrittori, attori e ambasciatori di teatro e di cultura. Nessuno avrebbe immaginato, quarantacinque anni fa, che raccontando le storie di casa si sarebbe andati così lontano. Nello spazio e nel tempo. E il viaggio -per questi giovani d’un tempo che non sembrano invecchiare mai- continua, con lo stesso entusiasmo di prima”. E l’avventura continua, anche dopo 50 anni, con nuovi e intriganti spettacoli, da “Cara mamma, il mondo è ingiusto” (2023), alla nuova “Proposta 2024”, che porterà in scena il terzo atto della trilogia valdese :” Un tale di nome Vaoudés”, nell’ 850mo della nascita del movimento valdese.

Edi Morini