Riqualificazione e derubricazione del reato da corruzione a corruzione impropria e contestuale assoluzione per prescrizione. Così la sentenza emessa questa mattina nei confronti dell'ex Presidente della Giunta e senatore nonchè attuale consigliere regionale Augusto Rollandin, dai giudici della Corte di Appello di Torino nell'ambito del procedimento penale per corruzione contestata dalla procura in diverse vicende legate a società partecipate valdostane, tra cui il Forte di Bard. Assolti anche altri tre imputati: il libero professionista valdostano Simone D’Anello, l’artigiano Salvatore D’Anello e l’impresario di alta Valle Davide Bochet.
Condannati invece a un anno di reclusione gli altri due imputati, l'imprenditore alimentare Gerardo Cuomo (nella foto seduto a sn, titolare del Caseificio Valdostano) e l'ex funzionario di Finaosta e consigliere delegato al Forte di Bard Gabriele Accornero.
Nell'ultima udienza il sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi aveva riformulato le richieste di condanna per Gerardo Cuomo (quattro anni e due mesi) e Gabriele Accornero (cinque anni) mentre sono rimaste invariate quelle avanzate nell'udienza del 14 maggio scorso nei confronti degli altri imputati: cinque anni per Rollandin, due anni, otto mesi e 20 giorni per Simone D'Anello, cinque mesi e dieci giorni sia per Salvatore D'Anello sia per Davide Bochet. Oggi dopo le ultime arringhe, con le difese di Gabriele Accornero (avvocato Corrado Bellora), Simone D'Anello (avv. Federica Gilliavod) e Davide Bochet (avv. Andrea Balducci) i giudici hanno emesso le sentenze.
Nel 2013, secondo l'accusa, Rollandin da presidente della Regione aveva esercitato pressioni finalizzate al trasferimento di Deval (società partecipata di distribuzione di energia elettrica) da un capannone di Autoporto spa, dove poi si era insediato il Caseificio valdostano di Cuomo. In cambio Rollandin aveva ottenuto sostegno elettorale, la possibilità di tenere un comizio politico nell'azienda dell'imprenditore e un cambio gomme. Nell'aprile 2018 il gip aveva negato l'arresto di Rollandin mentre nell'autunno 2017 Cuomo e Accornero erano finiti per 45 giorni a domiciliari.
Gli altri due principali capitoli dell'inchiesta riguardano la gara vinta dall'azienda di Cuomo per le forniture da 68 mila euro al 4K Alpine endurance trail, gara di corsa in montagna di cui era direttore Accornero, e l'affidamento per 120 mila euro di opere del Forte di Bard.
In primo grado Rollandin era stato condannato per corruzione a quattro anni e sei mesi di reclusione, Cuomo a tre anni e otto mesi per corruzione e turbata libertà degli incanti e Accornero a quattro anni, sei mesi e 20 giorni per gli stessi due reati e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. La procura aveva fatto ricorso contro la loro assoluzione dall'accusa di associazione a delinquere.