"Le preoccupazioni e le perplessità da noi rese pubbliche durante il Consiglio comunale sul Bilancio erano fondate, purtroppo. Dopo l'innalzamento dell'aliquota Irpef, caso più unico che raro in Italia nel corso di questa drammatica crisi, l'amministrazione di Aosta ha aumentato in modo considerevole anche altre imposte, legate principalmente alla pubblicità, nonostante nell'ultimo Consiglio avessimo espressamente avvertito la Giunta Nuti sui rischi di approvare un regolamento che avrebbe creato più confusione che ordine".
Il capogruppo di Forza Italia ad Aosta, Paolo Laurencet, commenta in questo modo quanto emerso nella seduta del Consiglio comunale del 21 e 22 aprile, aggiungendo: "Pensando di avere la verità in tasca, la maggioranza, con superficialità e arroganza, ha cestinato i contributi presentati dai gruppi di opposizione, senza nemmeno prenderli in considerazione, e questi sono i risultati. Ammettere ora che ci sono state delle incomprensioni tra i responsabili degli uffici è l'ennesima presa in giro, poiché la responsabilità politica di questo pasticcio a danno del tessuto economico-produttivo locale è tutta e soltanto della Giunta Nuti e della maggioranza che la sostiene".
A riguardo, l'altro consigliere comunale azzurro Renato Favre, vice presidente del Consiglio aostano, puntualizza: "La medesima arroganza e superficialità la Giunta Nuti l'ha dimostrata nella discussione della mozione sul futuro dello Stadio Puchoz, considerando gli oltre mille firmatari della petizione quasi come se fossero dei nostalgici seccatori, arrivando addirittura a mettere in dubbio la preoccupazione e le perplessità espresse dai commercianti della zona".
Per Favre "a forza di prevedere nuovi parchi, senza peraltro essere in grado di mantenere quelli che già ci sono, l'amministrazione di Aosta sta ipotecando pericolosamente le sue risorse future. Per non parlare, poi, degli impegni non mantenuti sul cronoprogramma dei lavori al Palaindoor, che dimostra, senza bisogno di ulteriori commenti, il poco valore che la maggioranza attribuisce agli atti votati nella massima assemblea cittadina".