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CRONACA | 22 aprile 2021, 08:40

Coccole ai cani, volontario di Protezione civile, pulsioni omicide: a Nus la doppia vita di Gabriel Falloni

Conduceva un'esistenza tranquilla pur sotto sorveglianza speciale in una frazione di collina, lo stupratore seriale 35enne che secondo la Squadra Mobile della Questura di Aosta sabato 17 aprile ha ucciso con un fendente alla gola la 32enne romena Elena Raluca Serban

Gabriel Falloni

Gabriel Falloni

"Per il mio compleanno quest'anno, sto chiedendo donazioni per Greenpeace Italia".

"Ho avvistato questo cane sulla strada che da messigne scende a Nus passando da les Grange, non si fa avvicinare ed è impaurito se qualcuno lo cerca è lì".

"Buona sera a tutti, per chi avesse bisogno di una badante per anziani ore diurne io conosco una ragazza 37enne disponibile con esperienza di quattro anni. O a chi servirebbe pulizie in casa o stirare ad ore o lavare scale o anche solo fare compagnia ad anziani brava ed educata ragazza disponibile da subito zona Nus".

Sono alcuni tranquilizzanti post pubblicati sulla pagina Facebook 'Sei di Nus se' da Gabriel Falloni, lo stupratore seriale 35enne che secondo la Squadra Mobile della Questura di Aosta sabato 17 aprile ha ucciso con un fendente alla gola la 32enne romena Elena Raluca Serban, che da meno di un mese si prostituiva ad Aosta in un alloggio affittato in viale Partigiani.

Sfortunatissima, Elena Raluca, a incontrare sulla sua strada questo giovane sardo dal volto aperto e dai modi disinvolti, forse un pò troppo disinvolti, residente da qualche mese in località Marsan, sulla collina di Nus. Era sottoposto a sorveglianza speciale per una serie di reati patrimoniali e contro la persona.

In Valle d'Aosta Falloni era già stato nel 2010 e si era già distinto per ripetuti furti; vi era tornato sei mesi fa per sfuggire a un passato in Sardegna fatto di arresti e condanne per stupro. Uno che evidentemente, dietro la facciata disponibile ed empatica (vantava ruoli di vertice in non meglio precisate associazioni volontaristiche e un'attività di volontario di Protezione civile ma negli ambienti valdostani del volontariato nessuno lo conosce) nascondeva l'incapacità di gestire le proprie pulsioni violente e con tutta probabilità provava profondo disagio nei confronti del mondo femminile.

Certo Falloni non è un borderline, un emarginato, anzi. A Nus e più generalmente in Valle si era creato amicizie maschili e femminili del tutto 'regolari', spazianti dal mondo dell'agricoltura a quello della politica. Nessuno sospettava del suo passato torbido e pericoloso e non si può certo far torto a qualcuno per questo; generalmente non si chiede la fedina penale a una persona conosciuta al bar o su Facebook. Forse però, dando una scorsa alla sua storia giudiziaria, se avesse scontato in toto le condanne inflittegli dai tribunali, oggi l'assassino di Raluca sarebbe ancora in carcere.

La Valle d'Aosta è comunque terra dove fino ad adesso è stato sempre facile rifarsi una vita. Dopo aver lavorato in un'impresa edile della zona, Gabriel Falloni era impiegato da qualche tempo in un'azienda commerciale di Nus.

"Vivo la vita rispettando il mio prossimo ma non sempre ne guadagno del buono", è la frase scritta sotto un suo profilo Fb 'mascherato' da nickname.

"Sono impressionato, davvero -  commenta Camillo Rosset, sindaco di Nus - quest'uomo si era inserito serenamente nella nostra comunità, non mi risulta abbia mai dato problemi in zona. Del suo passato si sapeva poco. Inimmaginabile quanto accaduto".

Su Facebook Falloni aveva aperto il profilo Gabry Neno. L'ultima modifica risale alle 22 del 17 aprile, probabilmente poche ore dopo l'omicidio: ha cambiato l'immagine di copertina del profilo mettendo quella di un cagnolino bianco al posto del suo volto.

patrizio gabetti

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