AMBIENTE - 15 marzo 2021, 12:02

Il Cai cerca un nuovo gestore per il rifugio Dalmazzi in Val Ferret

Tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile il Cai di Torino presenterà un bando pubblico per la gestione del rifugio Dalmazzi, nella Val Ferret a Courmayeur.

Aria frizzantina in un panorama mozzafiato, una posizione invidiabile a 2584 metri di altitudine nel cuore di una delle più belle valli della nostra regione, la Val Ferret.

Un rifugio carico di storia, costruito nel 1880 ma non per tutti, non per la gita fuori porta, proprio per questo al futuro gestore saranno richiesti requisiti particolari, una spiccata capacità imprenditoriale e organizzativa oltre naturalmente a capacità tecniche necessarie a chi decide di vivere lassù.

Ad una lettura superficiale potrebbe sembrare un lavoro da sogno, di quelli che si tengono chiusi nel cassetto, ma tutte le medaglie hanno un rovescio e la circostanza merita un approfondimento. I bei momenti non mancheranno, ma bisognerà convivere con la solitudine, con la fatica di lavorare in altitudine, e il lavoro è sempre tanto, con le problematiche di approvvigionamento, energia e acqua non saranno sempre a disposizione di un clic.

Un mestiere antico ma la passione di vivere all’ombra di cime famose nel mondo non basta, un gestore di rifugi deve sapersi confrontare con il momento culturale in cui stiamo vivendo e avvalersi delle tecnologie che gli vengono messe a disposizione per una valorizzazione del territorio e non solo, l’enogastronomia è patrimonio culturale del nostro territorio, introvabile nell’arco alpino, l’alpinista si aspetta proposte gastronomiche frutto del territorio.

Un mestiere meraviglioso ma estremamente complicato e difficile, proprio per queste ragioni meriterebbe un percorso di formazione, l’ultimo organizzato in Valle d’Aosta risale al 2009. La figura del gestore richiede qualità e non bastano le capacità di affrontare un parete irta di insidie, deve essere un imprenditore, avere nozioni di marketing, deve essere iscritto alla camera di commercio per le licenze di somministrazione di cibi e bevande, saperne di anti-infortunistica, norme di anti-incendio senza dimenticare un regolare contratto per la pianificazione dei suoi impegni nel tempo.

Proprietari dei rifugi sono i Club Alpini Italiani, nel caso del Dalmazzi il CAI Torino, più interessati alla valorizzazione del territorio che a profitti economici. Il lockdown della scorsa estate  ha causato un vero e proprio assalto ai rifugi, spesso con tanta improvvisazione e questo ha causato tanti incidenti, persone disperse o bisognose di soccorso, non equipaggiate per la montagna ma l’interesse per la montagna in questo difficile momento di pandemia è tanto e Decreti permettendo vivere la montagna è salute.

mo.ro.