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Aosta Capitale | 24 dicembre 2019, 11:57

Aosta: Capodanno all'ombra del dinosauro in piazza Arco d'Augusto

Aosta: Capodanno all'ombra del dinosauro in piazza Arco d'Augusto

Nuova location per il Capodanno 2020, ovvero piazza Arco d'Augusto, ma invariata ordinanza del sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, sui tanti e necessari divieti da rispettare nella notte più festosa dell'anno. 

"La scelta di spostare i festeggiamenti da piazza Roncas dello scorso anno a piazza Arco d'Augusto che quest'anno ospita anche un suggestivo e superfotografato dinosauro - spiega la vicesindaco di Aosta, Antonella Marcoz - si inserisce nella volontà di estendere il perimetro dell’Aosta turistica e ludica ad altre zone del centro storico, che meritano di essere meglio vissute dai cittadini e scoperte dai visitatori".

L’augurio di Marcoz è che, "anche grazie alla stretta collaborazione con le Forze dell’ordine, la festa per il Capodanno 2020 possa trascorrere serenamente per tutta la comunità all’insegna del divertimento e dell’allegria, senza eccessi, compreso il deprecabile utilizzo dei “botti” per cui vige il divieto in quanto costituiscono un pericolo per l’ordine pubblico oltre che per la salute di tutti gli animali d’affezione".
 
Dunque, per consentire lo svolgimento sereno della festa in accordo alle normative sulla sicurezza delle pubbliche manifestazioni, l’Amministrazione comunale, d’intesa con le Forze dell’ordine, ha previsto alcune disposizioni e divieti, in parte già presenti negli anni passati.
 
Divieto di botti e fuochi d’artificio
 
Nelle giornate del 31 dicembre 2019 e dell'1 gennaio 2020, a tutela della pubblica incolumità e della sicurezza urbana sarà vietato fare esplodere botti, sparare con armi da fuoco, lanciare razzi, accendere fuochi d’artificio, innalzare aerostati con fiamme, mortaretti e/o similari, o in genere cagionare esplosioni ed accensioni pericolose e far esplodere qualsivoglia articolo pirotecnico su tutto il territorio comunale e, in particolar modo, visto il notevole assembramento di persone,  “in Piazza Arco d’Augusto (tutta, Ivi compresi i parcheggi ed i ponti limitrofi), via Sant’Anselmo, Piazzetta Porta Pretoria, via Porta Pretoria via Hôtel Des Monnaies, via Sant’Orso, via Guido Rey est, via Antica Vetreria, via Ex Prato della Fiera, Place Ancien Abattoir, via Ponte Romano, Corso Ivrea, via Monte Émilius, via Pasquettaz, Piazza Vuillermin, via Mont Vélan, via Mont Gelé, via Garibaldi, via Esperanto, via Avondo, via Torino, via Vevey, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, via Boson, ruelle Prés des Fossés, piazza Mazzini, via Lucat, interno ‘Cittadella dei Giovani’”.
 
Divieto di vendita di bevande in bottiglia vetro
 
Dalle ore 18 del 31 dicembre 2019 alle ore 3 dell'1 gennaio 2020 vigerà, inoltre, il divieto di distribuzione e di vendita da asporto di contenitori in vetro per bevande in tutti i pubblici esercizi e rivendite di qualsiasi tipologia, ubicati all’interno del perimetro (e nelle stesse vie e piazze) delimitato da piazza Arco d’Augusto, via Garibaldi (lato nord), via Torino, via Festaz, via Sant’Anselmo, via Porta Praetoria, piazza Chanoux, via De Maistre, via De Sales, piazza Giovanni XXIII, via Forum, piazza Roncas, via Martinet, via Abbé Gorret, via Tourneuve, via Monte Solarolo, corso Saint-Martin-de-Corléans (nel tratto compreso tra via Monte Solarolo e corso XXVI Febbraio) corso XXVI Febbraio, viale della Pace lato Sud, via Croce di Città, via Malherbes, via Marché Vaudan e Piazza della Repubblica. Nel medesimo orario sarà anche vietato accedere all’interno di piazza Roncas con contenitori di bevande di qualsiasi tipologia costituiti da lattine o bottiglie in vetro.

Inoltre è stabilito “il divieto di accedere all’interno di piazza Arco di Augusto in tutta la piazza o comunque nella zona ove è previsto l’assembramento delle persone, con contenitori di bevande di qualsiasi tipologia costituiti da lattine o bottiglie in vetro, dalle ore 17 del 31 dicembre 2019 alle ore 3 dell'1 gennaio 2020”.

Trasgredire all'ordinanza comporterà “l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro".
 
Droni vietati
 
Il sorvolo a mezzo di Aeromobili a Pilotaggio Remoto o Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR e SAPR, genericamente conosciuti con il termine di “droni”) è vietato se non autorizzato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac).

i.d.

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