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CRONACA | 23 dicembre 2019, 12:12

Sul caro estinto tangenti tra necrofori e agenzia onoranze funebri

Scoperto e bloccato anche spaccio di cocaina all'interno dell'ospedale 'Parini' di Aosta

Sul caro estinto tangenti tra necrofori e agenzia onoranze funebri

Consegna di denaro da parte dei titolari di una ditta di onoranze funebri a personale ospedaliero necroforo per contraccambiare i favori ottenuti e il condizionamento della ditta nell’influenzare l’operato del necroforo. E' quanto avrebbe accerto i Carabinieri del Gruppo Aosta.

Alle prime luci della giornata di oggi, una trentina di Carabinieri del Gruppo di Aosta hanno eseguito tre ordinanze di cautelare di cui una agli arresti domiciliari e due con obbligo di firma. Le tre persone sono accusate di spaccio di stupefacenti, assenteismo, corruzione e istigazione alla corruzione.

Ai domiciliari è finito, per spaccio e assenteismo, Michel Agostino, 35 anni, dipendente della ditta Onoranze Funebri Theodule di Aosta; obbligo di firma dal lunedì al sabato per un socio titolare della ditta, Ennio Max Carlo Theodule, accusato di corruzione, e per Valter Chenal, 58 anni, necroforo ospedaliero. Per Theodule inoltre è scattato il divieto, per sei mesi, di esercizio dell'attività di imprenditore nel suo settore.

Sono due, in particolare, gli episodi contestati. Sia il 26 giugno sia il 29 luglio scorsi Theodule ha versato a Chenal "una somma di denaro, non precisamente determinata, ma comunque di circa 200/300 euro come corrispettivo per l'avvenuto compimento, da parte dello Chenal stesso, di atti contrari ai propri doveri di ufficio consistiti nell'indirizzare i parenti di persone decedute, allo stato non individuati, verso l'impresa di Theodule per l'organizzazione dei funerali e delle relative incombenze".

Theodule è inoltre indagato per aver offerto, il 29 agosto scorso, "la somma di 200/300 euro a funerale ad Agostino", affinché il necroforo indirizzasse "i parenti di persone decedute, allo stato non individuati, verso l'impresa del Theodule, offerta che non veniva accertata" da Agostino.

Agostino è indagato per aver ceduto dosi di cocaina anche durante il suo orario di lavoro (per un corrispettivo di almeno 2.600 euro, oltre a tre cessioni "a titolo gratuito" e altre "a compensazione dei propri debiti") tra il luglio e il settembre scorsi. E' inoltre indagato per false attestazioni della propria presenza in servizio per aver effettuato la timbratura in ingresso e poi essersi assentato dal lavoro "senza giustificazione e attestazione": si tratta di quattro episodi avvenuti durante l'estate scorsa, per un totale di circa quattro ore e mezza. Assenze legate, secondo le indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri del Gruppo Aosta, sia a "motivi personali" sia alla necessità di "spacciare".

L’attività di indagine nell'ambito dell'operazione 'Undertaker', svolta da militari del Nucleo Investigativo-Reparto Operativo di Aosta, ha avuto origine da segnalazioni relative ad accordi illeciti che sarebbero intercorsi fra Chenal e l'impresa Theodule, confermata dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico.

L’indagine si è poi sviluppata con l’utilizzo di intercettazioni, anche ambientali, che hanno permesso di accertare i fatti contestati, nonché l’attività di spaccio di cocaina presso l'ospedale Parini da parte di Agostino, che si sarebbe, tra l'altro, allontanato dal lavoro sia per spacciare oltre che per motivi personali.

p.g.

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