La Città di Ivrea, le Associazioni Partigiane e d’Arma, le Associazioni degli ex Internati e Deportati, le Organizzazioni Sindacali C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. invitano le donne e gli uomini presenti nel Canavese, quale che sia la loro età, confessione religiosa, fede politica, a partecipare alla celebrazione del 74° anniversario della Liberazione per ricordare e raccontare le persone e i luoghi protagonisti della Resistenza.
Nel ricordo del 25 Aprile, data simbolo di libertà e di pace, si svolgerà, Mercoledì 24 aprile 2019 la celebrazione ufficiale della Città di Ivrea secondo il seguente programma:
Ore 11,00 Deposizione corona d’alloro al Monumento ai Caduti di Torre Balfredo
Ore 18,00 Deposizione corona d’alloro al Monumento ai Caduti di San Bernardo
Ore 20,30 Ritrovo presso i "Giardini Donne della Resistenza" di Via Dora Baltea da dove il corteo, con fiaccolata, preceduto dalla Banda Città di Ivrea seguirà un percorso per le vie e le piazze della città, con soste commemorative a ricordo dei luoghi e dei partigiani eporediesi impegnati nella Resistenza, in collaborazione con le Associazioni IvreaAttiva e Treno della Memoria e con la partecipazione del Coro Bajolese del Maestro Amerigo Vigliermo.
La celebrazione si concluderà davanti al Palazzo Municipale, alla stele di Ferruccio Nazionale, con l' Orazione del Sindaco della Città di Ivrea.
La Manifestazione unitaria si svolgerà giovedì 25 aprile alle ore 10.00 a Donato Biellese - Frazione di Lace.
Nel pomeriggio di giovedì 25 aprile, ad Ivrea ai Giardini Giusiana, a partire dalle ore 14.30, VI Edizione di “Liberazione in festa” a cura di “IvreAttiva”
Nell’ambito del programma delle celebrazioni si segnala, inoltre, venerdì 26 aprile - ai Giardini Giusiana di Ivrea - a partire dalle ore 17.30, l’iniziativa dell’Associazione del Treno della Memoria 2019 “Ti racconto una storia”.
Sabato 27 e domenica 28 aprile, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00, è prevista, a cura di A.N.P.I., l’apertura del Rifugio Antiaereo (Corso Cavour, a lato della Fontana “Camillo Olivetti”)