Il tribunale di Aosta aveva disposto il dissequestro di 481 forme di Fontina il 29 giugno, ma una settimana dopo l'Usl ne ha ordinato il "divieto di immissione in commercio", ordinando poi il mantenimento della limitazione dell'"ambito di consumo" al "solo nucleo famigliare dei soci della ditta Società Agricola Jacquemod". Per alcuni forme è stato disposto il "fermo cautelativo sanitario" e per 39 la "distruzione". L'azienda sanitaria ha inoltre ordinato di rimuovere i 481 formaggi dal deposito di Pré-Saint-Didier, in Rue du Mont Blanc.
Prodotti al centro di un processo penale per frode in commercio, falso ideologico e violazione della disciplina igienica della produzione di alimenti conclusosi, in primo grado, con l'assoluzione di tre allevatori. La famiglia Jacquemod (avvocati Jacques Fosson, Ivan Pasquettaz) ha chiesto al Tar di annullare i provvedimenti della struttura complessa Igiene alimenti di origine animale dell'Usl: istanza di misura cautelare respinta in vista dell'udienza di novembre.
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