"In mancanza del versamento dell’ultima tranche di sei milioni di euro da parte della Regione, la Casa da gioco di Saint-Vincent,potrebbe trovarsi ad attraversare una situazione di temporanea insolvenza".
A dirlo, anzi a metterlo nero su bianco in un articolo pubblicato sul quotidiano on line di settore 'Gioconews' è Mauro Natta, ex dipendente del Casino de la Vallée di Saint-Vincent esperto delle dinamiche economiche che orbitano attorno alle aziende del gioco d'azzardo.
Il professionista individua alcune strategie per ovviare al fallimento: "Esistono forme di procedure concorsuali alle quali si può ricorrere sempre che la situazione descritta sia veramente temporanea e, quindi, suscettibile di essere rimediata in un tempo ragionevole".
Altra eventualità per Natta sarebbe potuta essere, prima dell’abrogazione, "il ricorso all’amministrazione controllata". Invece "è ammessa l’amministrazione straordinaria allorché le prospettive di recupero siano prevedibili con una quasi certezza".
La situazione di insolvenza potrebbe concludersi, "ancorché temporaneamente e sempre che i creditori vi aderiscano - è convinto Natta - con un concordato preventivo. Il concordato preventivo è, forse, l’unico mezzo per tentare che l’occupazione diretta e dell’indotto, alla condizione che le condizioni esistano effettivamente, sia mantenuta e l’azienda in parola risponde alle condizioni richieste, in primis al numero del personale dipendente e al fatturato".
Ma se tutti questi tentativi dovessero venir meno " non rimarrebbe che il fallimento".