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CRONACA | 20 luglio 2017, 10:30

Entro dieci giorni i dipendenti pubblici dovranno lasciare le poltrone nei Cda delle società partecipate

La sede della Sezione regionale della Corte dei conti in piazza Roncas ad Aosta

La sede della Sezione regionale della Corte dei conti in piazza Roncas ad Aosta

Via i dipendenti pubblici dai consigli di amministrazione delle società partecipate valdostane. Non è un invito ma un ordine esplicito della Sezione di controllo della Corte dei conti della Valle d'Aosta, che impone alla Regione l'adeguamento urgente della Legge Madia sulle società a controllo pubblico.

I dipendenti pubblici dovranno lasciare i CdA delle diverse partecipate (Cva, VdA Structure, Inva, Sitrasb, Società di servizi ecc) entro lunedì 31 luglio. In una relazione inviata al Presidente della Giunta, Pierluigi Marquis, che si era rivolto ai giudici contabili per sapere se i dipendenti pubblici potessero proseguire il loro mandato nei Cda sino alla scadenza naturale, la Sezione controllo della Corte dei conti riprende il dettato della Legge Madia secondo il quale “gli amministratori delle società a controllo pubblico non possono essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti”.

La Corte dei conti sottolinea che “la tassatività della previsione contenuta nella legge impone quindi che la stessa trovi applicazione immediata, tanto più che il comma 8 della norma non si esprime nel senso che non possono essere 'nominati' amministratori i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, ciò che lascerebbe pensare a un divieto relativo a una futura nomina rispetto a quella in corso, bensì introduce il pronto divieto del duplice ruolo”. 

p.g.

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