CRONACA - 20 luglio 2017, 11:50

In manette ladro-truffatore che ha rubato 230.000 euro a un anziano

Noureddine Badi

E' in carcere per furto aggravato Noureddine Badi, 31 enne marocchino residente a Torino che ha rubato 230.000 mila euro a un anziano cognein.

E' stato arrestato dai carabinieri di Cogne e di Aosta il 21 giugno scorso, dopo un'indagine durata alcuni mesi. Un suo complice, il 48enne marocchino A.B., è stato denunciato a piede libero. Altri due complici e connazionali del ladro sono tuttora ricercati.

"Resta l'amaro in bocca perchè anche se abbiamo assicurato alla Giustizia i principali responsabili di questo grave furto, non siamo riusciti a recuperare la refurtiva, ovvero i risparmi di una vita dell'anziana vittima", ha sottolineato il capitano dei carabinieri Danilo D'Angelo, comandante del Nucleo radiomobile di Aosta, nel corso di una conferenza stampa per illustrare l'accaduto.

Nel novembre scorso Badi e i suoi complici si sono recati a Cogne e, fingendosi venditori ambulanti di giochi elettronici, hanno bussato alla porta di un valdostano ottantennne. Lui ha fatto entrare in casa Badi e A.B., che hanno cominciato a parlare animatamente e a mostrare all'anziano dei pupazzi elettronici da regalare eventualmente ai nipoti: "Mi hanno stordito con suoni e luci, quasi non capivo più quello che mi dicevano", ha raccontato il pensionato ai carabinieri.

I due malviventi lo hanno intrattenuto per due, forse tre ore; proponendogli trucchi per difendersi dai truffatori si sono fatti dire se e dove l'anziano nascondesse i soldi, e lui 'ubriacato' dalle chiacchiere, ha detto loro che il miglior nascondiglio era la cantina. Così, mentre Badi o il complice continuava a imbambolarlo con i giochini elettronici, l'altro si è recato in cantina e vi ha trovato un vero tesoro: 230.000 euro in contanti, ovvero tutti i risparmi dell'ottuagenario cognein.

Arraffati i soldi, il marocchino è risalito in casa e dopo pochi minuti i due si sono dileguati. "Solo dopo due giorni l'anziano si è presentato in caserma per denunciare il furto - spiega D'Angelo - insieme al maresciallo maggiore Gianluca Punzo, comandante della stazione di Cogne, abbiamo subito avviato le indagini". I carabinieri hanno mostrato diverse foto segnaletiche al pensionato, che ha riconosciuto con precisione Noureddine Badi e 'quasi al 100%' il suo complice. Non ha visto invece gli altri due marocchini che, all'esterno della casa, hanno atteso in auto facendo da 'palo'.

"Abbiamo avviato un'inchiesta serrata, anche confrontando tabulati telefonici e con pedinamenti e appostamenti - prosegue D'Angelo - le responsabilità dell'arrestato sono emerse chiaramente ma purtroppo non siamo riusciti a recuperare i soldi". Badi è stato arrestato un mese "ma la notizia è stata data solo adesso - precisa l'ufficiale dell'Arma - perchè gli accertamenti per recuperare almeno parte del maltolto sono ancora in corso, anche se ogni giorno che passa si allontana la speranza".

Il capitano D'Angelo ribadisce l'importanza di segnalare immediatamente persone sospette che si aggirano nei pressi delle abitazioni, soprattutto nei villaggi, e invita i residenti, in particolare gli anziani "a non aprire la porta a sconosciuti per nessun motivo, a meno che non sia chiara oltre ogni dubbio la loro appartenenza a Forze dell'ordine o enti pubblici, che però generalmente assai raramente inviano personale a domicilio senza preavviso".

patrizio gabetti