Un opuscolo per informare i genitori dei bimbi morti nelle prime 20 settimane di gestazione il loro diritto alla tumulazione del feto. Lo propongono, “per restituire dignità a queste creature, oggi ancora considerate rifiuti ospedalieri, e alleviare il dolore dei loro genitori”, la vicesindaca del Comune di Aosta, Antonella Marcoz e l'assessore comunale Valerio Lancerotto (entrambi dell'Uv).
La proposta di impegnare il Consiglio comunale a concordare con l'Usl Vda la realizzazione dell'opuscolo informativo è stata sottoposta oggi dall'assessore Lancerotto ai membri della Terza commissione consiliare 'Servizi alla persona', presieduta da Vincenzo Caminiti (Uv).
“Crediamo profondamente in questa iniziativa solidale verso le famiglie che possono subìre l'inattesa perdita di un figlio in grembo – spiega Lancerotto – per poi vederlo trattato dai sanitari come un mero prodotto 'mancato' del concepimento”.
L'assessore spiega che “per i bambini morti dalle 20 alle 28 settimane la legge prevede la tumulazione, mentre per i nati prima delle 20 settimane sono i genitori che devono fare apposita richiesta entro le 24 ore dal momento della morte, altrimenti i feti dopo essere prelevati vengono eliminati come rifiuti. Spesso i genitori non sono a conoscenza di questo loro diritto e nemmeno vengono a sapere come viene eliminata la spoglia del figlio non nato. L'opuscolo informativo sulle modalità di accesso alla tumulazione dovrebbe essere consegnato alle famiglie al momento della perdita del nascituro in modo che abbiamo facoltà di decidere il da farsi”.
La Terza commissione ha votato all'unanimità la proposta di presentare l'iniziativa durante il primo consiglio comunale di marzo.