Un’applicazione per smartphone che permette di azionare i servizi di guida (luci, frecce, clacson, tergicristalli) tramite comandi vocali impartiti mediante il telefonino personale senza togliere le mani dal volante si è aggiudicata il Premio Valle d'Aosta per il miglior business plan che insedierà l'impresa nella Pépinière d'Entreprises di Aosta o di Pont-Saint-Martin, messo a disposizione dalla Regione. Il progetto che sviluppa quest’applicazione si chiama Tora.
Tora nasce dalla necessità di un disabile (e fondatore di Tora) di poter guidare qualsiasi automobile, senza dover apportare adattamenti permanenti al veicolo stesso, e si pone come obiettivo di abbattere le barriere fisiche alla disabilità con il supporto della tecnologia, per permettere una maggiore indipendenza e autonomia nella mobilità e nella quotidianità. Il team di Tora intende ridurre la disabilità introducendo il concetto, più ampio e innovativo, di “plus-abilità”. Il mercato dei disabili conta un numero foltissimo di utenti in Italia e nel mondo, ecco perché il progetto futuro di Tora prevede non solo l’implementazione di nuovi comandi nel mondo Automotive, ma vuole implementare anche funzionalità più evolute ed estendersi alla domotica.
Panoxyvir, start up del settore bio medicale che svilupperà il primo spray nasale antivirale per la cura e prevenzione del raffreddore, è invece il vincitore della XII Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta. La competizione premia le migliori idee di business supportate dai tre incubatori universitari piemontesi e da quello valdostano.Sviluppare il primo spray nasale antivirale in grado di prevenire e curare il raffreddore con l’uso innovativo di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo: questo il progetto del gruppo di ricerca torinese. Il progetto ha ricevuto un premio di 10 mila euro.
Al secondo posto della Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta si è classificato Re3cube, innovativo sistema controllato da remoto per la sterilizzazione dei rifiuti sanitari nel momento e nel luogo in cui sono prodotti. Chiude il podio ToothPic, un motore di ricerca per uso forense che consente di trovare in maniera efficiente all'interno di una collezione di milioni di immagini tutte quelle scattate da un determinato dispositivo. A questi due progetti vanno rispettivamente premi in denaro di 7 mila 500 euro e 5 mila euro.
Al quarto posto si sono invece classificate ex aequo tre start up: Nib Biotec, che propone un metodo per ridurre del 50% il numero di biopsie prostatiche inutili; Chemicare, che intende costruire modulatori di canali che mediano l'influsso di calcio dal mezzo esterno verso l'ambiente intracellulare, come potenziale terapia nel trattamento di malattie genetiche rare; Polìpo, che punta a sviluppare materie plastiche biodegradabili da olii vegetali per industria non alimentare
Alla fase finale della Start Cup 2016 hanno partecipato 183 progetti di Business Plan con 469 proponenti: numeri con cui la Start Cup si conferma competizione di riferimento per il sistema innovazione in Italia, raccogliendo da sola circa il 30% del totale nazionale. I settori merceologici maggiormente rappresentati sono stati Servizi (39%) e ICT (25%).