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FEDE E RELIGIONI | 07 dicembre 2018, 09:30

50° anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi di S.E. Mons. OVIDIO LARI

50° anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi di S.E. Mons. OVIDIO LARI

In occasione del 50° anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi di S.E. Mons. OVIDIO LARI, (14 gennaio 1919 † 2 febbraio 2007) Vescovo di Aosta dal 1968 al 1994, sarà celebrata la Santa Messa nella Cattedrale di Aosta domenica 9 dicembre 2018 alle ore 15.00, presieduta  da S.E. Mons. Mario Meini, Vescovo di Fiesole e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Dopo la Santa Messa, sempre in Cattedrale, sarà proiettato un video che offre alcuni pensieri di Mons. Lari, realizzato con la collaborazione della RAI sede regionale della Valle d’Aosta. Quindi la commemorazione proseguirà con la relazione “Ritratto spirituale di Mons. Ovidio Lari” a cura di Mons. Marco Fabbri, Vicario generale della Diocesi di Volterra.

In chiusura sarà presentata la pubblicazione “Mons. Ovidio Lari alla sua Diocesi” che raccoglie gli scritti del Vescovo Ovidio apparsi sul settimanale diocesano Corriere della Valle d’Aosta nel periodo del suo episcopato, curata da Ezio Bérard, Responsabile dell’Ufficio per la cultura e le comunicazioni sociali della Diocesi di Aosta.

Seguirà un momento conviviale presso il Seminario di Aosta in Via Xavier de Maistre 17.

La celebrazione della Santa Messa sarà trasmetta in diretta da Radio Proposta in Blu, con un’anteprima di interviste e riflessioni curate da Vanna Balducci, a partire dalle ore 14.00. www.radiopropostainblu.it

Ricordo di Mons. Ovidio Lari

in occasione della S. Messa esequiale

Cattedrale di Aosta, 6 febbraio 2007

a cura del Can. Franco Lovignana, Vicario generale

Venerdì 2 febbraio 2007, nella festa della Presentazione del Signore al Tempio, S.E. Mons. Ovidio LARI,  Vescovo emerito di Aosta, ha fatto ritorno alla casa del Padre.

Mons. Lari era nato il 14 gennaio 1919 a Fabbrica di Peccioli, in provincia di Pisa. Terminati brillantemente gli studi presso il Seminario, ancora giovanissimo, era stato ordinato sacerdote per la diocesi di Volterra il 10 agosto 1941. Dottore in Teologia all’Angelicum di Roma, fu professore di Filosofia e di Teologia in Seminario a Volterra (1941-1968), professore di Lettere a Siena (1955-1958), insegnante di Religione al Liceo classico di Volterra (1948-1968), Direttore del Settimanale diocesano L’Araldo (1953-1969), Assistente diocesano dell’Azione Cattolica (1953-1968), Canonico della Cattedrale di Volterra (1948-1968). Partecipò, come esperto del Suo Vescovo, al Concilio Ecumenico Vaticano II e al Concilio ispirò sempre il Suo insegnamento e il Suo ministero pastorale.

Mons. Lari, preconizzato Vescovo di Aosta il l8 agosto 1968, venne nominato da Paolo VI il 15 ottobre dello stesso anno. La Sua Ordinazione Episcopale fu celebrata nella Cattedrale di Volterra il 30 novembre 1968, alla presenza di una nutrita rappresentanza di sacerdoti e di fedeli della diocesi di Aosta, nella quale Mons. Lari fece il Suo Ingresso l’8 dicembre 1968.

Durante i lunghi anni del Suo Episcopato, Mons. Lari ha visitato cinque volte tutte le Parrocchie della Diocesi, lasciando interrotta la sesta Visita pastorale; ha ordinato 31 sacerdoti e 12 diaconi permanenti; ha scritto 26 Lettere pastorali, puntualmente indirizzate alla Diocesi per la Quaresima di ogni anno dal 1969 al 1994. Senza tradire la loro natura pastorale, le Sue Lettere costituiscono un corpus dottrinale di prima grandezza e vanno ad aggiungersi alle pubblicazioni importanti che ci ha lasciato. Fra di esse ricordiamo: Giovanni Cassiano, Conferenze spirituali. Versione, introduzione e note a cura di Ovidio Lari (Alba 1966); Gregorio Magno, Omelie sui Vangeli. Introduzione, traduzione e note a cura di Ovidio Lari (Alba 1975); Preghiera pontificale (Siena 1975); Evangelizzazione e Sacramento del Matrimonio (Aosta 1976); Ecco come muore il giusto. Il servo di Dio Raffaello Carlo Rossi (Roma 1977); Ostia sul mondo (Siena 1977); Mistero della fede (Siena 1984); Vieni e seguimi (Roma 1985); Introduzione alla Dottrina sociale della Chiesa (Aosta 1985); Il discepolo del Signore (Roma 1990); La domenica fa la Chiesa (Siena 1995).

Non possiamo dimenticare le numerose conferenze tenute ad Aosta e soprattutto il suo insegnamento teologico sia per la Scuola di Formazione teologica per Laici sia per Scuola teologica del Seminario.

Mons. Lari ebbe la gioia e l’onore di accogliere il Papa Giovanni Paolo II per la Visita pastorale nei giorni 6 e 7 settembre 1986 e, successivamente, per brevi periodi di vacanza, presso la località di Les Combes in Comune di Introd.

Proprio dopo la Visita pastorale del Santo Padre, il Vescovo decise di indire il Sinodo Diocesano, dandone notizia in Cattedrale il 13 gennaio 1987. È stato un  appuntamento importante che ha coinvolto la vita diocesana per diversi anni  (1988-1993) e attraverso il quale venne rivisitata l’intera vita ed attività pastorale della Diocesi. Il grande lavoro compiuto sotto la Sua sapiente e discreta direzione è conservato nel volume del Documento sinodale consegnato alla Diocesi il 7 settembre 1993.

Mons. Lari volle anche che rifiorisse in diocesi di Aosta la vita contemplativa, chiamando le Monache Carmelitane di Valmadonna (diocesi di Alessandria) per una fondazione: il Monastero, costruito a Quart, frutto di una rete davvero provvidenziale, fu benedetto dal S. Padre nel luglio del 1989.

Dimessosi per limiti di età  nel 1994, lasciò la Diocesi di Aosta all’inizio di febbraio del 1995, dopo aver preparato l’ingresso in Diocesi del Suo Successore, Mons. Giuseppe Anfossi, soprattutto con una memorabile omelia pronunciata in Cattedrale per il saluto ai fedeli valdostani. Si ritirò presso il fratello sacerdote, Mons. Maris Lari, dapprima a Castelfiorentino e poi, negli ultimi anni, a Fabbrica di Peccioli. Accompagnato da una lucidità sorprendente, ha continuato a far scuola di Teologia e a predicare. Molti valdostani, sacerdoti, religiose e laici, in questi ultimi dodici anni hanno goduto della Sua generosa ospitalità.

La Diocesi è ora onorata che Egli abbia scelto la nostra terra come Sua ultima dimora terrena. Dopo i funerali celebrati nella Cattedrale di Volterra, la Salma di Mons. Lari è giunta ad Aosta nel tardo pomeriggio di lunedì 5 febbraio 2007, accompagnata dal fratello don Maris. È stata accolta davanti all’Episcopio, al suono della grande campana della Cattedrale, dal Vescovo di Aosta, Mons. Anfossi, con una piccola rappresentanza di clero e fedeli. La camera ardente era stata allestita nel Salone delle Udienze, dove la sera stessa è iniziato il pellegrinaggio di sacerdoti, religiosi e religiose, autorità e fedeli, prima e dopo la recita della Corona in Cattedrale alle ore 20.30. Il giorno successivo, martedì 6 febbraio, alle ore 10.00, si sono svolti nella Cattedrale di Aosta i solenni funerali, presieduti dal Vescovo di Aosta attorniato da diversi Vescovi (Mons. Careggio, Mons. Miglio, Mons. Bettazzi, Mons. Giustetti, Mons. Guerrini, Mons. Mana) e numerosissimi sacerdoti.

Davanti ad una Cattedrale gremita di fedeli, tra i quali molte autorità, Mons. Anfossi ha ricordato nell’omelia la figura del Vescovo scomparso, sottolineando il legame profondo che Lo legava alla nostra Chiesa diocesana. Partendo dal libro della Sapienza, Lo ha presentato come Maestro dotato di una cultura vastissima, ma sempre umile e semplice, indicandoLo come esempio per noi nel cercare la conoscenza da credenti, sforzandoci di vivere la Legge di Dio.

Traendo ispirazione dal capitolo decimo del Vangelo di San Giovanni, Mons. Anfossi ha poi tratteggiato la persona ed il ministero del Suo Predecessore alla luce del Buon Pastore che offre la vita per le sue pecore: Mons. Lari fu Pastore fedele a Cristo e alla Chiesa, buono e umile, ma con un senso alto della dignità e della responsabilità del suo servizio.

La Diocesi di Aosta, riconoscente per il lungo e prezioso servizio episcopale di Mons. Lari, Lo ricorda pastore zelante, dotato di un alto senso del dovere; sacerdote ricco di fede e di bontà; maestro dalla  straordinaria lucidità intellettuale, fornito di una grande conoscenza dottrinale e di una eccezionale capacità oratoria.

Lo ricordiamo paziente, lavoratore infaticabile, accogliente, generoso, distaccato, semplice e Gli chiediamo di intercedere dall’alto per la nostra, per la Sua Chiesa.

 

 

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