Si è sentito un assordante battimani quando Emily Rini è entrata nella sede del PnV-Stella alpina in via Monte Pasubio. Applaudita come nessun altro, Emily Rini ha consegnato a Nicoletta Spelgatti un documento con il quale spiega il perché ha abbandonato l’Uv, ma soprattutto ha detto di non voler ricoprire incarichi apicali. Una volontà interpretata come rinuncia ad entrare nel Governo o nella Presidenza del Consiglio.
Oggi i 18 si incontreranno per mettere a punto il programma, mentre venerdì si confronteranno su chi fa cosa. Ovvero Nicoletta Spelgatti distribuirà le carte e riempirà le poltrone. Il piatto sarà pronto per martedì prossimo giorno di convocazione del Consiglio Valle.
In giunta non pare intenzionato ad entrare Andrea Manfrin che vuole, per il momento fare politica attiva.
L’ipotesi più accreditata per la composizione della Giunta parla di tre assessorati alla Lega, due a Pnv-Stella alpina, uno ciascuno Mouv e Alpe che saranno però ricompensati con le commissioni e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio:
Presidente della Regione
Nicolatta Spelgatti (Lega)
Assessore all'istruzione e cultura
Chantal Certan (Alpe)
Assessore all'agricoltura e risorse naturali
Elso Gerandin (Mouv)
Assessore alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente
Luca Distort o Diego Lucianaz (Lega) o tecnico
Assessore al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate Stefano Aggravi (Lega)
Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica
Stefano Borrello (PnV-Stella alpina)
Assessore alla sanità, salute e politiche sociali
Paolo Sammaritani (Lega)
Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti
Claudio Restano (PnV-Stella alpina).
In attesa di conoscere programma e chi si siederà sulle poltrone è da notare che numericamente la Giunta Spelgatti conta 18 voti: 7 Lega, 4 PnV-Stella alpina, Alpe (3), Mouv (3), ma in termini di voti espressi dagli elettori è minoranza anche in termini percentuali.
Infatti la neo probabile maggioranza ha raccolto 27.942 voti per una percentuale totale di 43,85% dei voti così suddivisi:
Lega 10.872 (17,06%)
PnV-Stella alpina 6.792 (10,66%)
Alpe 5.733 (9%)
Mouv 4.545 (7,13%).
Per contro i movimenti di opposizione hanno ottenuto 30.473 voti pari a 47,82% dei voti così suddivisi:
Impegno Civico 4.806 (7,54%)
Uvp 6.750 (10,59%)
Uv 12.265 (19,25%)
M5S 6.652 (10,44%).
Volendo essere sofisti e togliere all’Uv i poco più di 1000 voti raccolti dalla transfuga Emily Marinella Rini la minoranza è sempre maggioranza rispetto a chi governa che in termini di voti è minoranza.
Una situazione davvero paradossale che offre su un piatto d’argento all’Uv e all’Uvp l’opportunità di elaborare un nuovo progetto di ampio respiro partendo dal territorio e facendo una opposizione costruttiva capace di far emergere le discrepanze, le contraddizioni, le incapacità, le insufficienze.
Uv e Uvp prendano atto che il 20 maggio hanno subito una sconfitta storica. E diventa ancor più sconvolgente per l’Uv che è scesa sotto la doppia cifra in termini di seggi. Continuando su questa strada l’Uv e Uvp rischiano di diventare politicamente irrilevanti. La Lega ha raccolto a destra, a sinistra, e nell’autonomismo. Uv e Uvp devono evitare che il populismo e i razzismi si impadroniscano della Valle per l’irresponsabilità di forze politiche che per una poltrona calpestano i valori storici e culturali della Petite Patrie ponendo veti che si ripercuotono sui valdostani.