/ CRONACA

CRONACA | 07 aprile 2018, 11:50

Tragedia a Pila, due morti e due feriti in valanga - AGGIORNAMENTI

Tragedia durante un corso di scialpinismo dell'emiliana Scuola Cai Pietramora; i sommozzatori hanno recuperato la salma di uno scialpinista del gruppo, che è precipitato nel lago Chamolé, rompendo il ghiaccio che lo ricopre e finendo sott'acqua. Alle famiglie dei due sciatori deceduti la Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta esprime, a nome del Governo regionale, il più profondo cordoglio per questo tragico evento

I soccorritori sulla valanga a Chamolé

I soccorritori sulla valanga a Chamolé

Aggiornamento ore 20

Una delle vittime della valanga di Pila è il 28enne Roberto Bucci, di Faenza (Ravenna). Era istruttore in una palestra della sua città. Grande appassionato di sport, tra cui arrampicata, aveva conseguito la laurea in Scienze Motorie. L'altra vittima è Carlo Dall'Osso, 52 anni, di Imola.

Aggiornamento ore 19

La procura di Aosta ha aperto un'indagine sul distacco della valanga al Colle di Chamolé che ha provocato la morte di due scialpinisti e il ferimento di altre due persone. Il pm Eugenia Menichetti ha effettuato nel primo pomeriggio un sopralluogo a bordo dell'elicottero della Guardia di Finanza nella zona in cui è caduta la slavina. "Stiamo facendo tutti gli accertamenti per vedere se ci sono delle responsabilità è stata una tragedia è davvero impressionante il fronte che si è staccato", ha spiegato all'Ansa il magistrato. In queste ore la polizia e la Guardia di finanz stanno ascoltando alcuni testimoni e membri del gruppo di corsisti emiliani che hanno vissuto in prima persona la tragedia.

In base alla ricostruzione testimoniale, gli scialpinisti, una ventina, stavano scollinando e, proprio al cambio di pendenza, la fase quindi più pericolosa a causa dell'accumulo di neve,  deve essere avvenuto il distacco della valanga, provocata dal passaggio di un elevato numero di persone che ha fatto venire meno l'equilibrio, all'interno del manto nevoso, che era dato da pendenza, tipologia della neve stessa e temperature di questi giorni. Il fronte della valanga e' di circa 200-250 metri con uno sviluppo di 600 metri.

Aggiornamento ore 17

Alle famiglie dei due sciatori deceduti la Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta esprime, a nome del Governo regionale, il più profondo cordoglio per questo tragico evento.

La Presidenza della Regione desidera nel contempo ringraziare gli operatori di Protezione civile, il Soccorso Alpino Valdostano, il soccorso sanitario 118 e i medici intervenuti, il personale del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco e del Comando vvf provinciale di Torino e il personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta per l’impegno e la professionalità dimostrati.

La Protezione civile raccomanda la massima prudenza in considerazione dell’elevato rischio valanghivo. Per qualsiasi informazione è possibile consultare il bollettino neve e valanghe della Regione autonoma Valle d’Aosta  a questo link

Aggiornamento ore 14,55

Choccati, abbattuti da una tragedia più grande di loro oggi non hanno parole per i cronisti Vittorio Lega e Leopoldo Grilli, rispettivamente direttore e vicedirettore del corso avanzato di scialpinismo e snowboard organizzato dalla Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata libera 'Pietramora' del Cai di Cesena, in Emilia. 

Due scialpinisti iscritti al corso sono morti oggi sotto la valanga che si è abbattuta su di loro mentre attraversavano il costone della parete su cui si snoda il sentiero dal lago Chamolé al rifugio Arbolle. La comitiva Cai era giunta in Valle per una delle prove pratiche da svolgersi oggi e domani, che prevedeva tra l'altro tecniche di autosoccorso, progressione in cordata, uso di piccozza e ramponi e prove di ricerca in valanga con Artva. Ma quella che doveva essere una giornata di prove tecniche da concludersi quasi certamente in allegria, davanti a un piatto di polenta alla valdostana, si è trasformata in un incubo. Il bilancio attuale del drammatico incidente è di due morti e altrettanti feriti, nonchè almeno una decina di compagni di escursione choccati ma per loro fortuna illesi. Il corpo di una delle vittime è stato recuperato nel lago Chamolé; i due feriti sono stati ricoverati all'ospedale Parini di Aosta in ipotermia.

Aggiornamento ore 13,05

Nella valanga caduta oggi a Pila hanno trovato la morte due scialpinisti della Scuola di alpinismo e scialpinismo Pietramora, del Cai di Cesena nell'Appennino emiliano.

I loro corpi senza vita sono stati trovati dai soccorritori, che stanno continuando le ricerche. Altre due persone sono state estratte dalla neve in stato di ipotermia e sono state trasportate in elicottero all'Ospedale Parini di Aosta.

E il rialzo termico registrato in queste ore in Valle ha causato una seconda valanga, oltre a quella di Pila, staccatasi in Valgrisenche in località Prariond e caduta sulla strada regionale che è attualmente interrotta. A seguito di rilievi effettuati con sonde e metal detector da personale del Corpo forestale valdostano e del Vigili del fuoco non risultano persone coinvolte. 

Aggiornamento ore 12,45

Dei circa venti scialpinisti (membri di una sede Cai di Cesena, nell'Appennino) che - per raggiungere il rifugio Arbolle - avrebbero deciso di 'tagliare' il costone che incombe il lago Chamole, quattro sono stati centrati in pieno dalla massa nevosa. Tre sono stati estratti vivi dai soccorritori, un quarto è invece precipitato e ha rotto il ghiaccio che ricopre il lago, finendo sott'acqua. Sul posto stanno giungendo i sommozzatori dei Vigili del fuoco.

 

Aggiornamento ore 12,35

Potrebbero essere oltre dieci gli scialpinisti coinvolti dalla slavina, generata proprio dal loro passaggio 'di taglio' lungo il costone della parete attraversata dal sentiero che dal lago di Chamolé porta al rifugio Arbolle, in territorio di Charvensod. Una zona dove in questi giorni la neve caduta in abbondanza non è ancora 'trasformata' e strati di fresca sono sovrapposti ad altri.

 

Aggiornamento ore 12,20

Sono almeno cinque gli sciatori travolti dalla valanga caduta nella tarda mattinata al Colle di Chamolé, nella zona di Pila. Di questi, due sono stati estratti vivi e sono stati trasportati all'Ospedale Parini di Aosta. Testimoni presenti sul posto hanno riferito ai soccorritori di aver visto 'diverse persone' travolte.

 

Il fatto
E' in corso l'intervento del Soccorso alpino valdostano (Sav) a Pila, Col Chamolé, dove verso le 11 di oggi, sabato 7 aprile, si è staccata una valanga di grandi dimensioni lungo la salita che porta al rifugio Arbolle, zona in cui è praticato il fuoripista.
Dalle testimonianze di alcuni sciatori sul posto, risultano coinvolti diversi scialpinisti; le operazioni di ricerca sono condotte con l'impiego di due elicotteri, guide alpine, tecnici di soccorso e unità cinofile.

p.g.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore