Alcuni investitori valdostani, dei così detti beni rifugio, hanno portato alla nostra attenzione, il rifiuto della banca collocatrice alla vendita dei beni in gestione adducendo ad una temporanea sospensione per completare la valutazione. E' quanto si legge in una nota diffusa da Codacons VdA che ricorda l’intervento della procura di Milano per presunta truffa.
Secondo Codacons VdA anche la Consob, nel febbraio del 2017, ha precisato che “i diamanti non sono un bene-rifugio come l’oro e l’acquisto richiede la massima cautela trattandosi di investimenti che possono presentare rischi non immediatamente percepibili”.
Successivamente - si legge nella nota Codacons - è intervenuta l’Antitrust multando per ben 15,35 milioni le società Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment coinvolgendo di fatto gli istituti bancari “venditori”.
Il caso è nazionale e il Codacons Valle d’Aosta in collaborazione con la sede nazionale assiste i soci nella controversia con gli istituti coinvolti alfine della restituzione dell’investimento e il risarcimento dei danni.
L'associazione di consumatori invita "tutti coloro che sono incappati in tale inconveniente ed avere avuto un rifiuto da parte della Banca venditrice alla smobilizzo dell’investimento, di contattare lo sportello Codacons Valle d’Aostaallo 0165238126 per un appuntamento, e, se richiesto l’adesione alla procedura di messa in mora dell’istituto coinvolto".